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Chi è Salvatore Nicitra: il boss della Magliana coinvolto in 4 omicidi irrisolti degli anni ’80

Salvatore Nicitra è stato arrestato e ritenuto direttamente coinvolto in cinque casi irrisolti degli anni ’80 del Novecento tra i quali quattro omicidi. Il boss della Banda della Magliana, originario della Sicilia, ha perso il figlio e suo zio per mano di rivali e si è impadronito del gioco d’azzardo di Roma Nord.
A cura di Alessia Rabbai
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Salvatore Nicitra, ex boss della Banda della Magliana
Salvatore Nicitra, ex boss della Banda della Magliana

Dall'omicidio di Giampiero Caddeo al tentato omicidio di Franco Martinelli, passando per la duplice uccisione di Paolino Angeli e Roberto Belardinelli e per l'assassinio di Valentino Belardinelli. Sono ben cinque i delitti irrisolti degli anni '80 del Novecento, che vedrebbero come mandante ed esecutore l'ex boss della Banda della Magliana, Salvatore Nicitra. Cinque ‘cold case', quattro dei quali avvenuti in vari quartieri della Capitale e uno ad Aversa, all'interno dell'ospedale psichiatrico giudiziario. Del coinvolgimento di Nicitra ne è convinta la Procura, grazie alle indagini condotte con i carabinieri del Comando Provincia di Roma, che hanno portato a trentotto arresti sul territorio nazionale e anche al di fuori dell'Italia. Un coinvolgimento che riguarda quattro omicidi e un tentato omicidio. In particolare, si tratta di delitti svolti tra le zone di Primavalle, Casalotti, Montespaccato, Monte Mario, Cassia e Aurelio. Come è emerso dalle indagini, Nicitra era una figura di spicco della criminalità romana e gestiva il gioco d'azzardo nel quadrante di Roma Nord con metodo mafioso.

Chi è Salvatore Nicitra

Salvatore Nicitra, siciliano, originario di Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento, è riuscito ad impadronirsi del settore delle slot machine di Roma Nord, dopo aver subito la perdita di suo figlio piccolo e suo zio, uccisi dai suoi rivali in affari negli anni '90 del secolo scorso e i cui corpi non sono mai stati ritrovati. Soprannominato "il quinto re di Roma", era in contato con nomi grossi della criminalità organizzata, tra i quali era amico di Franco Giuseppucci e punto di riferimento di Enrico De Pedis. Secondo quanto appreso, Nicitra risulterebbe coinvolto in cinque delitti irrisolti accaduti oltre trent'anni fa.

Il ruolo di paciere tra Giambacurta e Senese

Salvatore Nicitra, come è emerso dalle indagini che a giugno del 2018 hanno portato all'arresto di cinquantotto persone nella zona di Montespaccato, aveva rapporti con Franco Giambacurta, "l'uomo con la coppola", capo indiscusso dell'organizzazione criminale in grado di importare fiumi di cocaina dalla Spagna. Nicitra è intervenuto per fare da paciere e per per mettere fine a una controversia tra ‘Zio Franco' e Michele Senese, noto come ‘Michele O'Pazzo', boss della camorra trapiantato dagli anni '80 nella Capitale. Sia Gambacurta che Senese erano infatti interessati allo stesso imprenditore, ed entrambi rivendicavano crediti nei suoi confronti.

Colpo all criminalità organizzata: trentotto arresti

I carabinieri del Comando Provinciale di Roma insieme alla Procura hanno messo a segno un duro colpo all'associazione criminale con a capo Salvatore Nicitra, dando esecuzione a ben trentotto arresti di membri facenti parte a vario titolo del gruppo di cui era leader indiscusso. Il blitz all'alba, sul disposizione del giudice delle indagini preliminari oltre a Roma e provincia, a Viterbo, Terni, Padova, Lecce e fuori dall'Italia, in Spagna e in Austria.

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