185 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Centocelle, incendio Baraka Bistrot, il proprietario: “Stessa sorte Pecora Elettrica, chi sa parli”

“Non andrò in giro a chiedere alle persone se hanno visto qualcosa, ma chi sa si mettesse una mano sulla coscienza e parlasse”. Lo ha detto il proprietario del Baraka Bistrot, il locale a due passi dalla Pecora Elettrica incendiato questa notte a Centocelle. Si tratta dell’ennesimo rogo appiccato nella zona.
A cura di Natascia Grbic
185 CONDIVISIONI
Immagine

"Ho chiuso il locale verso le 2.45 e sono tornato a casa. Alle 4.20 mi ha chiamato il sistema di allarme perché si sentivano dei rumori. Cinque minuti dopo mi ha richiamato, c'era del fumo. Lì ho subito collegato, dopo quello che è successo alla Pecora Elettrica ho capito cosa stava accadendo". A parlare è Marco Nacchia, il proprietario del Baraka Bistrot, il locale incendiato stanotte. L'ultimo post su Facebook era quello in solidarietà con La Pecora Elettrica. Il bar dista solamente un minuto a piedi dalla caffetteria: le indagini ovviamente si concentrano anche su questo elemento e nulla è lasciato al caso. "Siamo di fronte all'ennesimo attacco alla libertà. Questa storia sta diventando raccapricciante, siamo vicini a un parco dove giocano dei bambini e sappiamo che c'è anche lo spaccio. Dobbiamo assolutamente intervenire". A dirlo è il presidente del V municipio, Giovanni Boccuzzi. "I carabinieri hanno sentito i proprietari del bar aperto 24 ore su 24, le indagini sono in corso già da stanotte. Non capiamo per quale motivo stia avvenendo tutto questo".

Incendio a Centocelle: "Mai avuto minacce, chi sa parli"

"Non ho mai avuto minacce, siamo persone normalissime – continua il proprietario del Baraka Bistrot – Non so nemmeno con chi prendermela. Non andrò in giro a chiedere alle persone se hanno visto qualcosa, ma chi sa si mettesse una mano sulla coscienza e parlasse". L'incendio che ha devastato il Baraka Bistrot è stato, come per La Pecora Elettrica, di origine dolosa. Non si sa ancora se i due episodi siano collegati tra loro, ma è impossibile non mettere in relazione i due fatti, avvenuti nella stessa zona a distanza di due giorni l'uno dall'altro. Per ora i responsabili non hanno ancora un volto e un nome: i carabinieri stanno visionando le telecamere di sorveglianza presenti nella zona per risalire ai responsabili.

185 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views