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Caso Varani, ritrovati i messaggi di addio di Marco Prato: “Cose orribili dentro di me”

Emergono dall’inchiesta sull’omicidio del 23enne Luca Varani i messaggi che Marco Prato, reoconfesso assieme a Manuel Foffo, scrisse prima di tentare il suicidio in una stanza d’albergo: “Sto male o forse sono sempre stato così, ho scoperto cose orribili dentro di me e nel mondo. Fa troppo male la vita”.
A cura di Valerio Renzi
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Che Marco Prato, chiuso in un albergo nei pressi di piazza Bologna avesse scritto delle lettere d'addio mentre tentava di togliersi la vita, era un particolare già emerso nei giorni successivi il brutale omicidio di Luca Varani lo scorso 3 marzo, ma ora ne emergono degli stralci. Prato, assieme al complice e amico Manuel Foffo reoconfesso, dopo aver torturato e ucciso il 23enne al culmine di un festino a base di cocaina e alcol, si era rinchiuso nella stanza d'albergo ingurgitando una gran quantità di Minias (un barbiturico) tentando di togliersi la vita.

E tra pochi giorni, il 6 ottobre, gli inquirenti torneranno nella stanza d'albergo ancora sotto sequestro per cercare nuove conferme del tentato suicidio. "Chiedo scusa a tutte le persone a cui ho fatto qualcosa. Vi scrivo mentre me ne sto andando", ci sarebbe scritto nei biglietti secondo l'Ansa: "Mamma e papà vi amo e vi ho sempre amati, non ho rancore o rabbia, solo amore per voi”. Rivolto alla madre: “Mamma ti ho amata ogni giorno della mia vita e non devi pensare nemmeno un secondo ai nostri silenzi perché per me non sono mai esistiti".

"Sto male o forse sono sempre stato così, ho scoperto cose orribili dentro di me e nel mondo. Fa troppo male la vita", scrive Prato. "Non avete nessuna responsabilità – dice ai genitori – né avete fatto nulla per essere complici dell'autolesionismo. Cercate di essere sereni, amatevi e non sentitevi mai in colpa".

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