Carabiniere ucciso, venerdì l’analisi dei Ris sugli indumenti di Cerciello e Varriale
La notte tra il 25 e il 26 luglio il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega veniva ucciso con undici coltellate nel quartiere Prati di Roma. Le indagini hanno portato all'arresto di due 19enni americani, FinneganLee Elder, che ha confessato di aver accoltellato Cerciello, e Gabriel Natale Hjorth, accusato di concorso in omicidio. Ad un mese dall'omicidio le indagini sono ancora in corso e i due giovani si trovano al momento detenuti nel carcere di Regina Coeli ma si attende la convocazione dell’udienza al Riesame dove i legali dei due americani chiederanno i domiciliari.
I vari punti dell'indagine
Il punto focale di tutta la vicenda riguarda l‘acquisizione dei video presenti in tutta la zona dove è avvenuto l'omicidio del carabiniere: a farne richiesta, gli avvocati di Finnegan Lee Elder, che ha dichiarato che i due militari in borghese non si erano identificati e di aver creduto di trovarsi davanti due pusher. Secondo il pool di avvocati americani e italiani dei due ragazzi quella dei carabinieri non sarebbe stata una missione ufficiale e non si sarebbero identificati di fronte ai due giovani. L'Arma ha smentito questa ricostruzione, spiegando che Rega e Varriale erano stati autorizzati ad effettuare il ‘cavallo di ritorno' per recuperare il borsello di Sergio Brugiatelli, l'uomo che aveva indicato il pusher ai due ragazzi ed era stato poi derubato. Fondamentali saranno anche i reperti trovati nella stanza 109 dell'Hotel Le Meridien dove si sono rifugiati i due americani dopo l'omicidio. L'esame è iniziato il 7 agosto e in particolare saranno analizzate le impronte digitali trovate nella camera e sul coltello che era stato nascosto nel controsoffitto. Per conoscere i risultati ufficiali ci vorranno due mesi.
L'analisi degli indumenti
Un tassello importante riguarda l'analisi degli indumenti dei due militari, in particolare quelli di Cerciello. Gli esami, che verranno effettuati venerdì dai Ris di Roma, potrebbero stabilire con più precisione la traiettoria dei fendenti inferti al vicebrigadiere e se alcuni colpi siano stati sferrati quando Cerciello si trovava già a terra. Informazioni preziose per delineare la gravità dell'accusa per Finnegan Lee, il giovane che ha confessato di aver accoltellato il carabiniere. Massimo Ferrandino, il legale della vedova del carabiniere, è fiducioso di come stanno andando avanti le indagini come ha dichiarato oggi attraverso una nota: “Gli inquirenti stanno ultimando di puntellare in maniera precisa e scrupolosa elementi che saranno molto utili nella futura fase processuale. Il prossimo venerdì presso il Ris di Roma si procederà ad analizzare gli indumenti repertati di Mario Cerciello e Andrea Varriale la sera del 26 luglio. In quella sede potremo, con molta probabilità, capire da quale posizione siano stati inferti i fendenti”.