video suggerito
video suggerito
Morte del carabiniere Mario Cerciello Rega a Roma

Autopsia sul corpo del carabiniere ucciso: “Coltellate hanno colpito cuore, stomaco e polmoni”

Sono emerse le prime indiscrezioni – il referto non è ancora stato reso noto ufficialmente – dall’autopsia di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso a Roma la notte tra il 25 e il 26 luglio. La maggior parte delle coltellate con le quali il militare è stato colpito hanno raggiunto organi vitali: cuore, stomaco e polmoni.
A cura di Valerio Papadia
519 CONDIVISIONI
Mario Cerciello Rega
Mario Cerciello Rega
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Continuano le indagini per fare luce sul brutale omicidio di Mario Cerciello Rega, il carabiniere di 35 anni ucciso a coltellate la notte tra il 25 e il 26 luglio scorso a Roma. Come riporta Il Fatto Quotidiano, sono emerse le prime indiscrezioni sull'autopsia effettuata sul corpo del militare dell'Arma, anche se il referto autoptico non è ancora stato reso noto ufficialmente: gran parte delle coltellate inferte a Cerciello Rega, ben 11 quelle che sono andate a segno, hanno colpito organi vitali: cuore, polmoni e stomaco. In carcere per l'omicidio del carabiniere 35enne ci sono due giovani turisti americani di 19 anni, Finnegan Lee Elder, che ha confessato l'omicidio e Christian Gabriel Natale Hjort, che era presente allo scontro ed è quindi accusato di concorso in omicidio. I risultati dell'esame autoptico, che trapelano da fonti investigative, indicano che Cerciello Rega è stato raggiunto anche da coltellate ai fianchi. L'esame sui vestiti del carabiniere, invece, indicherà se i fendenti siano arrivati quando il militare era ormai già a terra oppure no.

Intanto, si continua ad indagare anche sulla foto, che ha suscitato tanto clamore, di Natale Hjort legato e bendato in caserma. Anche la Procura militare, oltre alla Procura di Roma, sta cercando di fare chiarezza sulla vicenda: due carabinieri della caserma di via dei Selci risultano indagati. Si tratta del militare che ha scattato la foto e di quello che l'ha diffusa. Sull'intera vicenda, ad ogni modo, restano ancora tanti punti oscuri sui quali gli inquirenti stanno cercando di fare luce.

519 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views