Carabiniere ucciso, il legale di Elder: “Foto con armi? Così non si parla dei carabinieri indagati”
"I video sul cellulare del mio assistito con armi e droghe? Li ho visti per la prima volta sui giornali. Alla luce di ciò continuo a ribadire che consegnare ai media parte degli altri prima che alle difese sia un malcostume che continua ormai imperterrita senza nessun freno". Roberto Capra, difensore di Finnegan Lee Elder raggiunto telefonicamente da Fanpage.it, inizia così a commentare le immagini uscite in questi giorni sulla stampa, selfie e brevi filmati che ritraggono i due giovani americani, indagati per l'omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, maneggiare armi e consumare droghe. Si tratterebbe solo di fumo negli occhi secondo l'avvocato difensore di uno dei due giovani, elementi indifferenti all'esito processuale ma troppo ghiotte per il processo mediatico. "Se non sono atti processuali rivelanti ci chiediamo perché debbano essere diffusi – continua Capra – solo per impressionare l'opinione pubblica".
Il mancato Riesame
Una dichiarazione polemica che fa eco a quella di due giorni fa del suo collega Fabio Alonzi, difensore dell'altro americano indagato Christian Gabriel Natale Hjort. La difesa del giovane ha infatti rinunciato al Riesame poiché "la procura ha depositato nuovi atti a ridosso dell'udienza". Tale circostanza ha reso impossibile per il team legale di Natale di elaborare per tempo una linea difensiva, avendo bisogno di tempo per analizzare con i consulenti i documenti agli atti. Una tempistica non casuale secondo Roberto Capra: "Sono convinto che tutto questo sia stato finalizzato per far saltare il riesame dell'altro ragazzo".
I due Carabinieri indagati
Nel frattempo risultano due indagati all'interno dell'Arma dei Carabinieri. Si tratta di Andrea Varriale, il collega che si era recato a via Pietro Cossa con Cerciello per recuperare il borsello di Brugiatelli, indagato per violata consegna dalla Procura militare e il comandante della Stazione di Piazza Farnese Sandro Ottaviani poiché in una relazione firmata di suo pugno, di aver ricevuto la notte dell’omicidio la pistola di servizio dalle mani di Andrea Varriale mentre si trovava in ospedale. Dalle ultime indagini infatti è emerso che entrambi i Carabinieri fossero disarmati. Una notizia che è stata spazzata via dopo un paio di giorni per l'uscita delle prime immagini di Elder e Hjort estrapolate dai loro cellulari. "Sui giornali si stava parlando dei due carabinieri indagati e poco dopo escono non a caso queste fotografie – conclude Capra- per me si vuole spostare l'attenzione da quello che è successo quella sera".