Bimba picchiata dal compagno della mamma, la prognosi della piccola rimane riservata
Sono "stabili" le condizioni della bimba di 22 mesi che mercoledì sera è stata picchiata da Federico Zeoli, il 24enne compagno della mamma, a Genzano di Roma, Castelli Romani. La sua prognosi, informa un bollettino medico diramato dall'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, rimane "riservata". "In queste ore si stanno effettuando esami clinici e strumentali per valutare la condizione neurologica", si legge ancora nella nota diffusa dall'ufficio stampa del nosocomio romano. La piccola aveva lividi su tutto il corpo, segni di morsi nella zona dell'ombelico, ma soprattutto un profondo ematoma in testa. Questo il testo del bollettino medico di tre giorni fa: "La paziente di 22 mesi giunta nella notte di mercoledì al Pronto Soccorso dell’Ospedale Bambino Gesù è ancora ricoverata nel reparto di rianimazione. La situazione clinica è in lento miglioramento. I parametri cardio-respiratori sono stabili. La bambina è stata estubata, è cosciente e ha ripreso l’attività respiratoria spontanea. La prognosi rimane riservata".
Federico Zeoli, il patrigno in carcere per tentato omicidio
Zeoli, fermato con l'accusa di tentato omicidio nei confronti della piccola, resterà in cella. Due giorni fa infatti il gip ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere a Velletri. Il fatto è avvenuto mercoledì scorso. A casa c'erano solo Zeoli, la bambina e la sua gemellina e un'altra figlia della compagna. Quando la donna è tornata a casa ha visto la figlia con lividi sul corpo e morsi e per questo si è precipitata al pronto soccorso di Genzano, che ha trovato chiuso perché da poco tempo il servizio è stato trasferito al nuovo Ospedale dei Castelli. Accompagnata all'ospedale di Ariccia, i medici hanno poi disposto un trasferimento notturno al Bambino Gesù. In passato Zeoli è stato già denunciato per stalking e lesioni.