Arresti Casamonica, il giudice: “Crisi coronavirus favorisce interessi criminalità organizzata”
La crisi economica causata dalla pandemia da coronavirus sta favorendo le organizzazioni criminale attive sul territorio di Roma. Chi ha perso il lavoro o chi è a un passo dal fallimento ha bisogno di accedere a liquidità immediata. E questo sta spingendo moltissime persone a rivolgersi proprio a chi un domani gli rovinerà la vita: agli strozzini e ai gruppi criminali consolidati, come quello del clan Casamonica. Questo è quanto si evince dall'ordinanza di custodia cautelare eseguita oggi dalla polizia di stato e scritta dal gip Zsuzsa Mendola: quindici persone sono finite in carcere, cinque ai domiciliari. Sono tutte appartenenti al clan dei Casamonica e sono accusate a vario titolo di associazione a delinquere di stampo mafioso, usura, estorsione, esercizio abusivo dell'attività finanziaria e intestazione fittizia di beni. Confiscati anche beni per venti milioni di euro.
Nell'ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari si legge che "deve rilevarsi, con riferimento a tutti i predetti indagati, l'attuale, concreto e gravissimo pericolo di reiterazione di fatti analoghi a quelli per cui si procede, desumibile dall'attuale situazione di criticità economica delle aziende e delle famiglie determinata dall'emergenza sanitaria internazionale in atto (nota come emergenza epidemiologica da Covid-19), che sta determinando gravissimi effetti sul tessuto economico e produttivo dell'intero Paese". Secondo quanto rilevato dall'ordinanza, dato il momento di fragilità economica e sociale "certamente concreto è il pericolo del ricorso a forme illecite di finanziamento per il conseguimento di immediata liquidità e di conseguenza il pericolo di reiterazione da parte degli indagati dei delitti fine in contestazione – spiega il giudice – la grave situazione di congiuntura economica e sociale, che sta permeando l'intero territorio nazionale, certamente rende piu' vulnerabili i cittadini e costituisce terreno fertile per il rafforzamento del potere criminale e intimidatorio, che il clan Casamonica ha già ampiamente dimostrato di possedere sulla città di Roma, e per la sua ulteriore estensione e diffusione".
"Je dà fastidio che noi proteggemo Roma. Devono far entrare… Devono far entrare… Organizzazioni forti a Roma ecco perché ce vonno distrugge a noi!! La Camorra e la Ndrangheta. Perché i Casamonica proteggono Roma ..invece hanno stufato… i napoletani vonne entrà…la camorra vo' entrà a Roma e i calabresi vonno entrà a Roma". Sono queste le parole, pronunciate da Guido Casamonica ed emerse dalle intercettazioni, che hanno dato il via all'operazione ‘Noi proteggiamo Roma', che questa mattina ha portato all'arresto di venti persone e al sequestro di venti milioni di euro. A essere colpita, la famiglia di Ferruccio Casamonica, uno dei membri più di spicco del clan.