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Alberto, ucciso a 25 anni dal suocero per 60 euro: folla ai funerali. Lascia un bimbo di pochi mesi

Oggi si è tenuto l’ultimo saluto ad Alberto Delfini, il 25enne ucciso a colpi di fucile dal suocero per un debito di poche decine di euro. Commozione e dolore tra la folla che ha accompagnato il feretro fuori la chiesa di San Biagio a Tivoli. Alberto lascia la compagna e un figlio di soli cinque mesi.
A cura di Valerio Renzi
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Centinaia di persone, una vera e propria folla, ha partecipato all'ultimo saluto ad Alberto Delfini, il 25enne ucciso con un colpo di fucile dal suocero al culmine di una lite innescata da un piccolo debito. Un lungo applauso e momenti di commozione hanno accompagnato l'uscita del feretro dalla chiesa di San Biagio in piazza del Plesbiscito a Tivoli, dove il ragazzo risiedeva con la compagna e il figlio di soli cinque mesi. Amici, familiari e conoscenti si sono stretti in un abbraccio, mentre rimane lo sgomento per il gesto di Domenico Nardoni che ha tolto la vita al padre del nipote ancora praticamente in fasce.

Tra suocero e genero non scorreva buon sangue. E a scatenare l'ultima discussione culminata con l'omicidio, un piccolo prestito di 60 euro fatto dal 46enne ad Alberto, che lavorava come aiuto cuoco. A dare l'allarme è stato lo stesso Nardoni la sera del 12 maggio, raccontando di aver trovato il corpo di Alberto senza vita a bordo di una strada di campagna, abbandonato in un campo poco lontano dalla sua abitazione a Castel Madama. Le indagini, in poche ore, hanno portato invece in direzione dell'uomo che, dopo aver esploso il colpo con un'arma risultata precedentemente rubata, ha tentato di costruirsi un alibi e di cancellare le prove. Dopo alcune ore di interrogatorio l'uomo è crollato confessando infine l'omicidio.

"Nel nostro paese una vita è stata spenta in modo tragico. Abbiamo consapevolmente evitato di affidare ai social alcun tipo di considerazione e commento perché riteniamo che essi debbano dapprima essere lasciati alla coscienze di ognuno, per poi, una volta sedimentati, essere oggetto di una riflessione condivisa che vada a sollecitare la “coscienza collettiva” della nostra comunità . Oggi nell’occasione dei funerali di Alberto Delfini, riteniamo però sia necessario offrire ai famigliari l’abbraccio di Castel Madama, ai genitori una carezza , alla giovane compagna Jessica ed al piccolo Derek l’impegno del nostro comune a garantire, per quanto nelle possibilità di questa istituzione, una vicinanza affettuosa e concreta", così sulla pagina Facebook del comune di Castel Madama.

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