487 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Albano Laziale, Roberta torturava Regina e la costringeva a ingrassare: solo perché l’amica era più bella?

La tragedia di Albano Laziale. Perché Roberta ha schiavizzato, torturato e costretto a ingrassare la sua amica Regina? Un’ipotesi: “Chissà che il vero trionfo di Roberta non sia stata la trasformazione della più bella nella più brutta. Ecco cosa e chi faceva prostituire Roberta: quel che restava della ragazza bellissima che tutti si giravano a guardare e che oggi nessuno vuole”.
A cura di Enrico Tata
487 CONDIVISIONI
Roberta Regina Albano Laziale
Roberta, a sinistra, e Regina, a destra, le protagoniste della tragedia di Albano Laziale

Torturata, schiavizzata, costretta a prostituirsi, ustionata con un ferro da stiro e con un cucchiaio da cucina incandescente, ma soprattutto costretta a mangiare sei, nove ciambelle al giorno per ingrassare. Regina, 28 anni, non era più lei: la bellissima ragazza di Albano Laziale era ingrassata, piena di lividi e i capelli lunghi e biondissimi non c'erano più. A torturarla era il fidanzato di Roberta, ma era lei, la sister, così si chiamavano, a decidere le regole del gioco. Le indagini sono in corso, il motivo di tanta crudeltà deve ancora essere accertato dagli investigatori. Ma è Teresa Ciabatti, sceneggiatrice, una delle scrittrici più apprezzate d'Italia, a fornire un'interpretazione dei fatti sulle colonne del Corriere della Sera. Secondo lei Roberta era invidiosa della perfetta bellezza della sua amica, non riusciva a sopportare che Regina fosse il desiderio di tutti e lei no. Scrive Ciabatti:

Bellissima, bionda, Regina è il desiderio degli uomini. Per strada, quando lei e Roberta camminano, i ragazzi si girano. A guardare Regina, non Roberta. Allora andiamo oltre, e immaginiamo. Immaginiamo decine di ragazzi che chiedono a Roberta di conoscere Regina. E poi: le due ragazze in piscina a riprendersi col telefonino, ridere e lanciare baci. Immaginiamo i commenti al video postato sui social. In prevalenza per Regina. E — sempre immaginando, solo immaginando — qualcuno che prende alla lettera quel «sorelle» della didascalia commentando: «ma come fate a essere sorelle, non vi somigliate per niente». E dunque: cosa si prova quando nessuno ti vede più? Quando la persona a te più vicina ti ruba l’attenzione?

Un’attenzione che non hai mai avuto in grande quantità, ma che — per quanto esigua —, ti sei faticosamente conquistata con dieta, piercing, capelli liscissimi, piastrati ogni giorno, lenti a contatto azzurre, mentre lei, la sorella d’elezione, li ha azzurri veri.

[…]

Ciò che ancora rimane incomprensibile è la trasformazione fisica a cui Roberta ha obbligato l’amica. Nove ciambelle ogni mattina, fritti, bibite gasate perfino antidiarroici per farla ingrassasse, per vederla deformata. E i lunghi capelli biondi: tagliati cortissimi. […]

Chissà che il vero trionfo di Roberta non sia stata la trasformazione della più bella nella più brutta. Ecco cosa e chi faceva prostituire Roberta: quel che restava della ragazza bellissima che tutti si giravano a guardare e che oggi nessuno vuole, neanche un egiziano col doppio dei suoi anni. Così Roberta si è ripresa l’attenzione perduta.

487 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views