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Aggressione ragazzi del Cinema America: tre arresti, anche il leader degli studenti di CasaPound

Sono stati arrestati dai poliziotti della Digos di Roma i tre responsabili dell’aggressione a quattro ragazzi del Cinema America avvenuta a Trastevere lo scorso 16 giugno. Tra i tre, che ora si trovano ai domiciliari, c’è anche Marco Ciurleo, il coordinatore romano del Blocco Studentesco, l’organizzazione giovanile di CasaPound.
A cura di Enrico Tata
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Uno dei ragazzi aggrediti lo scorso 16 giugno
Uno dei ragazzi aggrediti lo scorso 16 giugno

Sono stati arrestati dai poliziotti della Digos di Roma i tre responsabili dell'aggressione a quattro ragazzi del Cinema America avvenuta a Trastevere lo scorso 16 giugno. Tra i tre, che ora si trovano ai domiciliari, c'è anche Marco Ciurleoil coordinatore romano del Blocco Studentesco, l'organizzazione giovanile di CasaPound. Ciurleo, come ricordato, è accusato di aver partecipato al pestaggio avvenuto di quattro attivisti, colpevoli di indossare in quel momento la maglietta amaranto e gialla della loro associazione, abbigliamento che di fatto li rendeva identificabili. Le indagini nei loro confronti sono state coordinate dalla procura di Roma.

L'aggressione del 16 giugno a Trastevere

L'aggressione, ricorda la questura di Roma in un comunicato, avvenne alle 4 di notte del 16 giugno tra le viuzze di Trastevere. I quattro amici stavano tornando a casa dopo aver trascorso la serata nel quartiere e dopo aver assistito, in piazza San Cosimato, alla proiezione del film First Reformed organizzata dal Cinema America. “Hai la maglietta del cinema America, sei antifascista, levatela subito e vattene di qua!", ha urlato uno dei picchiatori. Ha poi colpito al volto uno dei ragazzi con una bottiglia, mentre Ciurleo, con una testata, ha fratturato il setto nasale a un altro attivista.  Grazie alle testimonianze delle vittime ed all’analisi dei filmati di videosorveglianza di alcuni negozi, si legge in una nota della questura, ha consentito di ricostruire la dinamica dei fatti ed identificare tutti i componenti del gruppo degli aggressori, tutti vicini a movimenti politici di estrema destra. I risultati delle indagini hanno spinto il pm Eugenio Albamonte a chiedere al gip del Tribunale di Roma Clementina Forleo, l'emissione di tre misure cautelari di arresti domiciliari nei confronti degli indagati.

I ragazzi del Cinema America: "Ci costituiremo parte civile"

All'eventuale processo nei confronti dei tre indagati il Cinema America si costituirà parte civile. Così si legge sulla pagina Facebook ufficiale dell'associazione. "Abbiamo appena appreso la notizia dell'arresto di tre persone coinvolte nelle aggressioni dello scorso giugno, una di loro coordinatore della sezione studentesca di CasaPound – così Valerio Carocci presidente del Piccolo America – Ringraziamo i ragazzi aggrediti per aver avuto il coraggio di denunciare il tutto, senza mai arretrare un passo e le forze dell'ordine per il lavoro svolto.

David Habib, uno dei ragazzi aggrediti, fu ricoverato d'urgenza all'ospedale Fatebenefratelli di Roma per un trauma con frattura scomposta alla piramide nasale. Un altro ragazzo riportò una ferita al sopracciglio destro. "Eravamo a San Francesco a Ripa, all’inizio erano in due, hanno iniziato a insultarci e in pochi minuti da 2 sono diventati 4 e dopo una decina, non siamo riusciti a scappare né a difenderci, non ci hanno lasciato liberi nemmeno di andare via. È stato un assalto pieno di violenza, che non riusciamo a comprendere, noi non abbiamo nemmeno risposto alle loro provocazioni. Io non ho acconsentito a togliere la maglietta e la conseguenza è stata una testata sul naso, che domani devo operare d’urgenza. È evidente che avessero già deciso di aggredirci. Abbiamo avuto la sensazione che ci avessero seguito da Trilussa fino a piazza San Calisto", raccontò David.

Pm Eugenio Albamonte: "Allarmante gravità condotte"

Il gip del tribunale di Roma Clementina Forleo, che ha accolto la richiesta di esigenza cautelare avanzata dall'aggiunto Francesco Caporale e dal pm Eugenio Albamonte: "La gravità delle condotte – sottolinea il gip – sulle quali appare superflua ogni ulteriore aggiunta, tenuto peraltro conto che il movente può dar luogo alla reiterazione dei fatti analoghi in ogni contesto spaziale e temporale ai danni di chiunque sia inquadrabile, anche in astratto, come portatore di idee politiche differenti, mettendo anche a repentaglio l'incolumità e la tranquillità degli altri cittadini". In più per il giudice non è la prima volta che i tre militanti di estrema destra si rendono responsabili di violenze squadriste e in passato si "sono resi responsabili in passato di azioni analoghe".

La solidarietà di Virginia Raggi

A esprimere solidarietà ai ragazzi del Cinema America, anche la sindaca Virginia Raggi: il Comune di Roma si costituirà parte civile nel processo che vedrà imputati i tre giovani vicini a CasaPound. "Ringrazio agenti della Polizia di Stato e inquirenti per indagini che hanno portato all'arresto di 3 persone definite legate a Casapound e all’estrema destra, presunti aggressori dei ragazzi del Cinema America lo scorso 16 giugno. Roma non accetta nessun tipo di violenza".

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