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Preso in Kenia Carlo Gentile: il killer ‘nero’ condannato per due omicidi nella capitale

Si nascondeva in Kenia, Carlo Gentile, il killer ‘nero’ passato dalla militanza nella destra eversiva alle rapine a mano armato e poi agli omicidi su commissione. Nel nostro paese dovrà rispondere dell’omicidio di Federico De Meo e di Sesto Corvini. Ad incastrarlo le dichiarazioni rese dal pentito della mala romana Giancarlo Orsini.
A cura di Valerio Renzi
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Camicetta scura, cappello da baseball in testa e pizzetto grigio, una pistola tatuata sull'avambraccio. Così appare Carlo Gentile, 51 anni, latitante in Kenia, condannato in contumacia per due omicidi consumatisi nella capitale, nell'ambito dello scontro per il controllo degli stupefacenti. Quando i carabinieri lo hanno fermato assieme ai colleghi keniani, Gentile si trovava in un centro commerciale di Nairobi, la capitale del paese africano.

L'omicidio di ‘Federichetto' De Meo e di Sesto Corvini

Detenuto in attesa di estradizione, nel nostro paese Carlo Gentile deve rispondere dell'omicidio di Sesto Corvini, avvenuto a Roma il 9 ottobre del 2013, e di quello di Federico De Meo, per cui è stato condannato all'ergastolo dalla Corte d'Assise di Frosinone solo una settimana fa, assieme al mandante, il mandante della mafia albanese Elvis Demce.

Passato dal mondo dell'eversione di destra, alle rapine a mano armato, Gentile  avrebbe fornito tutto il necessario per l'omicidio di ‘Federichetto' De Meo, fatto ammazzare da Elvis Demce per rafforzare la sua presa sullo spaccio di stupefacenti soprattutto nella zona dei Castelli Romani. Sesto Corvini, imprenditore di 76 anni, è stato invece ucciso a Casal Palocco su ordine di Massimiliano Prosperi.

Le dichiarazioni del killer pentito Giancarlo Orsini

Ad organizzare gli omicidi e a premere il grilletto assieme a Gentile in entrambi gli omicidi c'era Giancarlo Orsini, il killer pentito che grazie alle sue dichiarazioni ha fatto luce su una serie di efferati omicidi che hanno insanguinato Roma tra il 2013 e il 2014. E proprio grazie alla sua testimonianza è stato chiarito il ruolo di Carlo Gentile, che oggi ha terminato la sua fuga.

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