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Viterbo, scoperti medici assenteisti della Asl: denunciati e sospesi in tre

Scoperti e denunciati tre medici assenteisti dipendenti dell’Asl di Viterbo. Avrebbero sistematicamente disatteso le disposizioni uscendo prima, assentandosi senza giustificazione, arrivando in ritardo. Ora dovranno rispondere delle accuse di truffa aggravata in danno dello Stato, rifiuto ed omissione di atti d’ufficio.
A cura di Valerio Renzi
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Avrebbero dovuto garantire il servizio di guardia medica nelle sedi loro assegnategli dall'Asl di Viterbo, ma erano soliti staccare molto in anticipo o attaccare dopo l'orario stabilito, oppure assentarsi senza giustificazione. Così tre medici dell'Asl della Tuscia sono stati denunciati e interdetti dall’esercizio dell’attività medica al servizio di strutture sanitarie pubbliche, al termine dell'inchiesta iniziata nel giugno 2017. In più di un anno i carabinieri dei Nas hanno raccolto le prove che dimostrerebbero l'assenteismo sistematico dei dottori, che ora dovranno rispondere delle accuse di truffa aggravata in danno dello Stato, rifiuto ed omissione di atti d’ufficio.

Agli indagarti viene contestato "di avere gravemente contravvenuto alle disposizioni di legge, le quali stabiliscono che il medico che assicura la continuità assistenziale (più comunemente conosciuta come Servizio di Guardia Medica) deve fornire il proprio servizio attivo, nella sede assegnatagli dalla Azienda, dalle ore 10 del giorno prefestivo alle ore 8 del giorno successivo al festivo e dalle ore 20 alle ore 8 di tutti i giorni feriali e rimanere a disposizione, fino alla fine del turno, per effettuare gli interventi, domiciliari o territoriali".

"Alle assenze ingiustificate, si aggiungono episodi documentati dalle indagini circa il ritardo di un medico nell’erogazione di prestazioni sanitarie verso pazienti affetti da gravi patologie e l’omissione di visite domiciliari con induzione agli utenti di rivolgersi ad altre strutture sanitarie del territorio. – si legge in una nota – La condotta dei medici, oltre ad arrecare un disservizio e determinare un potenziale rischio per la salute dei cittadini bisognosi della continuità assistenziale medica, ha causato un danno economico e di immagine per l’Asl di Viterbo, i cui vertici nel corso delle indagini hanno garantito ampia collaborazione e supporto agli investigatori".

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