Virginia Raggi superstar: il nuovo sindaco di Roma conquista la stampa estera
La stampa straniera l'aveva già incoronata protagonista dell'ultima campagna elettorale all'indomani del primo turno delle amministrative 2016. E ora che Virginia Raggi è diventata ufficialmente il sindaco di Roma, i giornali stranieri hanno rincarato la dose. La vittoria della grillina su Roberto Giachetti al ballottaggio del 19 giugno è salutata dai media internazionali come un successo che sa di rivoluzione. E mentre alcuni esaltano la figura della punta di diamante del Movimento 5 Stelle, altri intravedono nella sua elezione al Campidoglio un monito di allarme nei confronti del premier Matteo Renzi.
Il viso sorridente di Virginia Raggi campeggia sulla homepage della versione online del quotidiano francese Le Monde. Il corrispondente in Italia, Philippe Ridet ha definito la sua vittoria "storica", ma guai a considerarla una sorpresa. "Era sufficiente ascoltare le conversazioni dei romani al mattino, al bar davanti a un espresso, o sui trasporti pubblici" per capire come sarebbe andata. La sua arma vincente? L'inesperienza vista "come prova di onesta".
Anche Liberation, altro giornale d'Oltralpe, incorona la grillina, descrivendola "completamente sconosciuta al grande pubblico fino a cinque mesi fa", ma in grado di diventare la figura più rappresentativa del Movimento 5 Stelle e della sua opposizione ai partiti tradizionali. Sottile anche il commento del quotidiano conservatore Le Figaro, che interpreta il risultato del ballottaggio come simbolo della protesta dei romani contro gli scandali e la corruzione di Mafia Capitale, che hanno sconvolto la precedente amministrazione di centrosinistra.
"L'anti-casta Virginia Raggi è la prima donna sindaco di Roma": è questo il titolo scelto dallo spagnolo El Mundo per raccontare il successo grillino nella capitale italiana. In area anglosassone, invece, l'accento più che sulla vittoria di Virginia Raggi è posto sulla progressiva perdita di potere da parte del premier italiano Matteo Renzi. Per il Guardian si tratta di una "outsider anti establishment" che promette però di essere "sindaco di tutti i romani", mentre l'autorevole Times di Londra scrive che questo risultato lascia il primo ministro nostrano "con il naso sanguinante".
La fama dell'avvocatessa romana ha scavalcato anche i confini continentali e persino negli Stati Uniti d'America si sono accorti del valore storico della sua elezione a sindaco di Roma. Per il New York Times il voto del 19 giugno riflette "l’esasperazione dei residenti" per le condizioni di una città in cui la cattiva mobilità, i rifiuti e la corruzione la fanno da padrone.
Anche sui siti arabi è dato risalto al successo di Virginia Raggi. Su Al Jazeera è addirittura la quinta notizia più letta della versione online. Ancora una volta il dito è puntato contro la "corruzione e i disservizi della città" che hanno portato i romani, ormai esasperati e senza fiducia alcuna nei partiti tradizionali, ad eleggere la grillina, passando "dall'anonimato all'essere uno dei volti più noti della politica italiana nell'arco di pochissimi mesi".