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Virginia Raggi su caso polizze: “Penso Romeo fosse in buonafede”

La sindaca di Roma Virginia Raggi interviene su Facebook sul caso polizze nello studio di ‘Bersaglio Mobile’ su La 7. Intervistata da Enrico Mentana ha dichiarato di credere che “Romeo fosse in buonafede”, quando la indicò come beneficiaria di una polizza sulla vita da 30.000 euro.
A cura di Valerio Renzi
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Ospite sulla trasmissione di La 7 ‘Bersaglio Mobile' condotta da Enrico Mentana, la sindaca di Roma Virginia Raggi reagisce all'ennesimo tsunami che l'ha investita: convocata dai pm in quanto indagata per falso e abuso di ufficio, in merito alla promozione del fratello dell'ex braccio destro Raffaele Marra in carcere per corruzione, durante l'interrogatorio è esplosa la questione di due polizze assicurative sulla vita contratte dal suo ex capo segreteria Salvatore Romeo che la vedevano come beneficiaria. La sindaca ha confermato quanto già dichiarato con un post su Facebook dallo stesso Romeo: avrebbe appreso di quella polizza sulla vita da 30.000 euro direttamente dagli inquirenti, non ne sarebbe mai stata a conoscenza prima. Raggi ha poi chiesto a Romeo, con il quale ha affermato di non aver ancora riparlato, di cambiare il beneficiario del premio. "Fino a ieri non ne avevo mai sentito parlare. Poi mi sono fatta una cultura su queste polizze. Il beneficiario non solo non è tenuto a saperlo ma non deve sottoscrivere nulla. Chiunque potrebbe essere beneficiario senza saperlo", ha specificato Raggi.

Infine, alla domanda se Romeo fosse o meno in buonafede ad intestare a lei e ad indicare lei ed altri esponenti del M5s come beneficiari di polizze sulla vita, ha affermato di che Romeo fosse in buonafede, di non credere insomma che fosse una forma d'investimento su di lei o su altri esponenti del MoVimento. Raggi ha anche spiegato come lo stesso Raffaele Marra gli fosse stato presentato dallo stesso Romeo: "Lui era già un attivista del M5s, molto stimato nel tavolo bilancio. Ci ha aiutato molto quando siamo entrati in Campidoglio ed eravamo in 4. Nel tempo si è sicuramente consolidato questo rapporto e ne è nata anche una grande amicizia e stima reciproca. Durante la campagna elettorale ci ha presentato Marra che era il suo capo. Si fidava molto di Marra e ce lo descriveva come un lavoratore attento e rigoroso. Dopo quello che è successo Romeo era molto mortificato. Se fossi stata a conoscenza di alcune cose avrei fatto scelte diverse.

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