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Virginia Raggi si promuove dopo un anno di governo: “Che voto mi do? Direi sette e mezzo”

“Che voto mi do per il primo anno di governo? Direi un sette e mezzo”. Così Virginia Raggi si promuove a pieni voti. In una lettera ai romani: “Quest’anno abbiamo posto le basi per questa rivoluzione”.
A cura di Valerio Renzi
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La sindaca Virginia Raggi ha decido di promuoversi con ben più della sufficienza per il suo primo anno in Campidoglio. In visita al Teatro Patologico, a chi gli chiedeva che voto si sarebbe messa in pagella ha risposto "direi un sette e mezzo". "Abbiamo in campo moltissimi progetti stiamo piano piano cambiando tutto il sistema. – ha aggiunto – Abbiamo riavviato i bandi per moltissime cose, tra cui il verde. Stiamo riavviando un po' tutto, c'è ancora tantissimo da fare, la strada è sicuramente in salita, ma ci siamo e ce la mettiamo tutta".

"Cambiare Roma una sfida lunga cinque anni"

Un giudizio sintetico di quanto già espresso dalla sindaca in una lettera pubblicata su il Messaggero: "Un anno fa abbiamo iniziato un cammino insieme che sapevamo sarebbe stato pieno di ostacoli e difficoltà ma anche ricco di opportunità di crescita e cambiamento. È una sfida complessa che vinceremo. Ci stiamo mettendo alle spalle Mafia Capitale e le trappole che ha lasciato per disegnare una città moderna. Siamo all'inizio di una sfida lunga cinque anni. Inutile elencare i problemi che abbiamo ereditato perché sono gli stessi che tutti i cittadini verificano con mano da anni: un sistema dei trasporti che, passo dopo passo, stiamo provando a liberare dai debiti per renderlo efficiente; una gestione dei rifiuti che, con il Piano Materiali Post Consumo, abbiamo cominciato a cambiare; il decoro cittadino. Li conoscevamo e li stiamo affrontando con un'azione di programmazione di medio e lungo periodo".

Raggi: "C'è chi dice che l'onesta non basta, invece paga"

"Quest'anno abbiamo posto le basi per questa rivoluzione. E si vedono i primi segnali di un cambio di rotta, nonostante le resistenze di chi si oppone al cambiamento e di coloro che, dopo essere stati causa di molti dei problemi degli ultimi 20 anni, propongono di rimanere immobili – ha spiegato chiedendo fiducia ai cittadini – C'è chi dice che l'onestà non basta. Invece paga ed è la base dalla quale partire. Gli ostacoli e le sorprese non mancano. Cito, su tutti, i numerosi atti di vandalismo ai danni dei mezzi del Servizio Giardini proprio nel momento in cui è impegnato nella cura di parchi e verde attrezzato. Guarda caso uno dei settori su cui Mafia Capitale aveva puntato le sue mire".

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