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Virginia Raggi attacca il governo: “Su Salva Roma la pazienza è finita”

Sul cosiddetto ‘Salva Roma’, la norma che consentirebbe di trasferire parte del debito della Capitale alle casse dello Stato, la sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha attaccato il governo: “Ci dicano subito se preferiscono continuare a salvare le casse delle banche, invece che difendere i risparmi dei romani e degli italiani”.
A cura di Enrico Tata
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Virginia Raggi
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"Sul ‘Taglia Debito' o ‘Salva Roma', voglio dire solo una cosa: ci dicano subito se preferiscono continuare a salvare le casse delle banche, invece che difendere i risparmi dei romani e degli italiani. La nostra pazienza è finita". Quello della sindaca Virginia Raggi è certo un attacco al vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, che in più di un'occasione ha mostrato pubblicamente la sua contrarietà al provvedimento, ma anche un rimprovero ai ministri del Movimento 5 Stelle, che per la sindaca non hanno difeso il Salva Roma quanto e come lei si sarebbe auspicata.

Due mesi fa la prima cittadina aveva annunciato un emendamento al ‘decreto crescita' relativo al cosiddetto ‘Salva Roma', un provvedimento che prevedeva lo spostamento di parte del debito storico della Capitale alle casse dello Stato e la fine della sua gestione separata istituita durante la giunta Alemanno. Questo, spiegò la sindaca Raggi con le ormai famose molliche di pane, avrebbe consentito di rinegoziare i tassi di interesse dei debiti con le banche garantendo, secondo i 5 Stelle, un risparmio per lo Stato. Dopo i malumori di Salvini, l'emendamento fu stralciato mantenendo solo indicazioni di principio rinviandone al futuro la messa in pratica. In più di un'occasione il vicepresidente del Consiglio ha mostrato la sua contrarietà alla norma voluta dai 5 Stelle e annunciata dalla sindaca Raggi in pompa magna. Per il leader leghista se il provvedimento venisse applicato alla Capitale, dovrebbe valere anche per tutti gli altri comuni italiani che presentano gravi problemi nei bilanci: "O tutti o nessuno. Siamo vogliosi di aiutare tutti. O si trova uno strumento normativo per aiutare tutti o non vedo perché ci devono essere cittadini di serie A e serie B".

Il Pd: "Ricatto leghista ha gioco facile sul Campidoglio"

Secondo il capogruppo capitolino del Partito democratico, Giulio Pelonzi, "il ‘protezionismo-primatista' del vice-premier Salvini non contempla il primato della capitale d'Italia e la riduce alla stregua di un qualsiasi comune della penisola. Il ricatto leghista ha gioco facile contro il Campidoglio. Il ‘rischio default' paventato dalla giunta di Virginia Raggi pochi giorni orsono può diventare quindi realtà se Roma diventa terreno di contesa elettorale e oggetto di scambio e ricatto tra i due vice-premier".

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