Virgilio, studenti sgomberati per l’invito all’ex Br Francesco Piccioni
Mentre lo storico liceo del centro rimane ancora chiuso, emerge la vera ragione per cui si è arrivati allo sgombero di domenica mattina con l'intervento delle forze dell'ordine in assetto antisommossa: gli studenti del Virgilio, avevano deciso di invitare l'ex brigatista Francesco Piccioni a tenere un confronto nella loro scuola occupata. Piccioni, che da tempo ha chiuso i suoi conti con la giustizia, attualmente svolte l'attività di giornalista. Una circostanza che ha messo in allarme preside e vicepreside che, per evitare ulteriori polemiche, hanno chiesto alla questura di intervenire mettendo fine all'agitazione.
Una circostanza emersa nelle scorse ore chiarisce anche il senso del contenuto della nota diffusa dalla Questura di Roma dopo lo sgombero, dove si parlava di un'iniziativa messa in campo "al fine di evitare ulteriori problematiche relative all’eventuale partecipazione all’occupazione di persone vicine ad ambienti o movimenti estremisti". Stupore tra gli studenti che chiariscono come l'invito non era stato ancora fatto, e che si trattava solo di un'ipotesi ancora da vagliare al voto assembleare.
Oggi intanto interverrò una ditta specializzata per la pulizia dell'istituto, mentre sono 23 i maggiorenni identificati al momento dell'intervento delle forze dell'ordine che rischiano di essere processati. Intanto gli studenti hanno già indetto nuove tappe di mobilitazione: giovedì daranno vita a un corteo serale da piazza San Calisto fino al liceo di via Giulia, mentre per venerdì l'appuntamento è fuori il ministero dell'Interno dalla mattina contro le politiche xenofobe, sessiste, razziste dell’attuale governo", in vista del corteo nazionale indetto da associazioni e movimenti per il giorno successivo.