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Violentata all’uscita della discoteca Factory di Roma: fermato un ragazzo

Per lo stupro di una ragazza di 21 anni all’esterno della discoteca Factory di Roma è stato fermato giovane di 25 anni di nazionalità romena. L’accusa è violenza sessuale di gruppo aggravata. Ancora non sono stati rintracciati i suoi due complici. Il fermo dovrà essere convalidato dal gip nelle prossime ore.
A cura di Enrico Tata
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A maggio scorso una ragazza di 21 anni fu violentata all'uscita della discoteca Factory di Roma, nei pressi dello Stadio Olimpico. Dopo due mesi di indagini la Squadra Mobile di Roma ha fermato uno dei presunti responsabili dell'episodio: si tratta di un ragazzo di 25 anni di nazionalità romena. L'accusa è violenza sessuale di gruppo aggravata. Per il momento i suoi complici, altri due ragazzi, non sono stati ancora individuati. Il fermo dovrà essere convalidato dal gip nelle prossime ore. Le indagini sono state condotte dagli uomini della IV Sezione Reati Sessuali e in Danno di Minori della Squadra Mobile e coordinate dai Magistrati del ‘Gruppo Antiviolenza della Procura della Repubblica.

I tre ragazzi sono stati fotografati dall'unica videocamera di sorveglianza presente all'ingresso della discoteca e in più gli investigatori hanno vagliato le oltre 600 foto scattate nel corso della serata all'interno del locale. Secondo quanto emerge dalle indagini, i tre avrebbero avvicinato la ragazza sulla pista da ballo, le avrebbero dato un bacio, e poi, nel cortile della discoteca, l'avrebbero violentata. Uno dei ragazzi, hanno riferito alcuni testimoni, era biondo, con i capelli ricci e indossava una camicia chiara.

"Lui me lo ricordo bene, gli altri due non saprei descriverli. Ero troppo sconvolta. Sembrava a posto, gentile, divertente. Innocuo soprattutto. Abbiamo bevuto qualcosa insieme. L’ho seguito in quel ripostiglio, ma lui all’improvviso mi è saltato addosso. Ho lottato, ci ho provato ma nessuno mi ha sentito. Non ero ubriaca, avevo bevuto poco, anche con i miei amici con i quali sono andata più volte al Factory. Ma lui non l’avevo mai incontrato prima. Mi è sembrato che quel giovane fosse italiano, parlava bene italiano almeno", ha raccontato la vittima agli investigatori. Il ragazzo fermato dalla polizia nega di essere lui l'autore dello stupro. "Non sono stato io", ha detto varie volte ai poliziotti che l'hanno identificato. Il giovane vive in Italia da dieci anni e lavora per una ditta privata: si è occupato anche della manutenzione del Factory Club.

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