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Ferimento Manuel Bortuzzo

Una speranza per Manuel Bortuzzo: “Nuove terapie in un futuro non lontano”

Allo stato attuale delle conoscenze mediche e scientifiche Manuel Bortuzzo non potrà camminare di nuovo. Ma qualche speranza c’è, sostengono gli esperti, perché la ricerca nel campo delle lesioni midollari fa progressi di mese in mese e allo studio ci sono già due terapie sperimentali per riacquistare almeno qualche movimento.
A cura di Enrico Tata
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Manuel Bortuzzo
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E' vero, come sostengono i medici dell'ospedale San Camillo allo stato attuale della ricerca medica e scientifica non c'è alcuna speranza che Manuel Bortuzzo torni a camminare. Il 19enne nuotatore, ferito gravemente da un colpo di pistola che forse non era diretto a lui, ha riportato una lesione midollare completa. Significa che il suo midollo spinale non invia più (al di sotto della zona colpita e quindi al di sotto del bacino) impulsi al cervello. I suoi arti inferiori non ricevono istruzioni dal cervello, sia per quanto riguarda la sensibilità che per quanto riguarda i movimenti. Tale condizione, essendo una lesione ‘completa', non è reversibile. Ma per il giovane campione di nuoto una speranza ancora c'è, perché, come spiega il  professor Marco Molinari, direttore del Centro Spinale dell'Irccs Santa Lucia di Roma, i progressi in questo campo sono continui e in fase di studio ci sono già alcune terapie che promettono buoni risultati.

Manuel Bortuzzo, speranza da rigenerazione midollare

La ricerca nel settore delle lesioni di midollo spinale è in continua evoluzione e, secondo lo studioso, in un futuro non lontano Manuel Bortuzzo potrebbe riprendere almeno a fare qualche piccolo movimento. "Premetto che possiamo parlare solo in generale, non avendo a disposizione i dati specifici del paziente, ma questo e' un momento estremamente interessante per la riabilitazione. Detto questo il ragazzo deve prima di tutto lavorare per ottenere la migliore vita possibile con la sua condizione, prendere coscienza della malattia e delle autonomie che sono comunque raggiungibili. Una volta ottenuto questo non deve perdere la speranza, perché nella ricerca in questo settore le novità e le scoperte arrivano con ritmo di mesi, neanche di anni", spiega il professor Molinari. Nel mondo ci sono diverse equipe di ricercatori che stanno studiando un modo per far riacquistare alcuni movimenti a chi ha subito una lesione spinale completa. In particolare due gruppi negli Stati Uniti e in Europa  "stanno studiando un approccio multidisciplinare che si basa sia sulla fisioterapia che sulla neuromodulazione ottenuta con farmaci che stimolano la formazione delle fibre nervose con risultati molto promettenti. In Usa alcuni soggetti che avevano una lesione completa sono riusciti con un lavoro di un anno ad avere la ripresa di alcuni segni motori. Non hanno ripreso il controllo degli arti, ma è comunque qualcosa che poco tempo fa si pensava impossibile. Anche a Losanna si sta lavorando su un approccio simile, mentre noi siamo in collaborazione con l'università di Zurigo in un progetto che prevede di iniettare entro 28 giorni dal trauma un farmaco che aiuta la rigenerazione, siamo già alla fase 2 della sperimentazione sull'uomo. A questi, basati sulla rigenerazione delle fibre, si aggiungono altri tipi di intervento che prevedono invece la sostituzione delle funzioni del midollo, ad esempio con esoscheletri o altri dispositivi".

Raggi chiama il papà di Manuel Bortuzzo

La sindaca di Roma Virginia Raggi ha chiamato il padre di Manuel Bortuzzo e ha espresso "solidarietà e vicinanza" ai famigliari del giovane nuotatore. "Forza Manuel siamo tutti con te! Una comunità intera si stringe intorno a te e alla tua famiglia in questo momento così difficile. Spero che i colpevoli vengano al più presto assicurati alla giustizia", è invece il tweet pubblicato dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

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