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Uccide un anziano con un pugno al culmine di una lite tra vicini: 16enne arrestato

Antonio D’Orazi si è spento lo scorso 17 agosto dopo tre settimane di agonia in un letto d’ospedale. A provocarne il decesso secondo le indagini il pugno sferrato da un ragazzo di soli 16 anni, al culmine di una banale lite tra vicini avvenuta in un condominio di Bagnoregio, in provincia di Viterbo.
A cura di Redazione Roma
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Immagine di repertorio
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È stato infine arrestato il 16enne indagato per la morte di Antonio D'Orazi, pensionato di 76 anni residente a Bagnoregio in provincia di Viterbo. Così una banale lite tra vicini finita alla mani, si è trasformata in una tragedia. È lo scorso 25 luglio quando l'anziano, in compagnia del figlio militare dell'Aeronautica, sta uscendo di casa. Qui incontra la famiglia di vicini con cui poche ore prima ha già avuto una discussione e con cui i dissapori vanno avanti da tempo. Pochi secondi e dalle parole si passa agli spintoni e agli schiaffi. Il 16enne sferra un pugno in pieno viso di Antonio, provocandogli una gravissima lesione.

Antonio D'0razi muore dopo 3 settimane d'agonia

L'uomo viene soccorso e trasportato in ospedale dove viene operato d'urgenza ma le sue condizioni rimangono disperate. Familiari e gli amici sperano che si riprenda, ma dopo tre settimane di agonia nell'ospedale Belcolle di Viterbo, si spegne il 17 agosto. Per gli inquirenti non ci sono molti dubbi: il decesso è stato provocato dal pugno sferrato con violenza dal 16enne, che ha fratturato lo zigomo dell'uomo provocando una grave emorragia celebrale. Lo dice l'autopsia.

Arrestato per l'omicidio del vicino di casa

Con la morte dell'uomo l'accusa per il ragazzo di 16 anni si aggrava e passa da quella di lesioni a omicidio preterintenzionale. Questa mattina i carabinieri hanno applicato l'ordinanza del Gip del Tribunale dei Minori, che ha accolto la richiesta di custodia cautelare avanzata dalla procura di Viterbo, trasferendolo in una comunità in provincia di Frosinone. Una vita travolta da un gesto inconsulto, un tragedia enorme scaturita da un diverbio per ragioni risibili, soprattutto se paragonati alla morte di un uomo e a un processo con l'accusa di omicidio per un ragazzino di 16 anni. Due famiglie distrutte nello stesso istante.

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