Uccide i figli nel carcere di Rebibbia, l’appello dei pm: “Cerchiamo il padre dei bambini”
I magistrati della procura di Roma che si stanno occupando del caso della donna che ha ucciso la figlia di sei mesi e ridotto in fin di vita il figlio di tre anni all'interno del carcere di Rebibbia, hanno fatto un appello per trovare il padre dei piccoli. Il maggiore è ricoverato all'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma e nelle prossime ore con tutta probabilità sarà dichiarata la morte celebrale e le macchine che lo tengono in vita staccate. Anche per questo i pm cercano l'uomo: per procedere con l'espianto e la donazione degli organi è necessaria l'autorizzazione del genitore.
"Qualora fosse dichiarata la morte cerebrale del bambino – che si chiama Divine ed è nato a Monaco – per poter autorizzare l'espianto degli organi serve il consenso del padre. La madre, però, non ha saputo fornire alcuna indicazione su dove poterlo rintracciare. Tutto quello che si sa è che l'uomo si chiama Ehis E., ed è di nazionalità nigeriana. Il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il pm Eleonora Fini stanno indagando ma per ora la priorità è trovare il papà, in modo da salvare altre vite. L'uomo può contattare direttamente la direzione sanitaria del Bambino Gesù al numero 0668592424 o i carabinieri del nucleo investigativo di via In Selci al numero 0648942931 o al 112", l'appello che arriva dalla Procura.
Intanto sono emerse anche le prime parole rese dalla donna, Alice Sebesta, 33 anni di nazionalità tedesca, che ora è accusata dell'omicidio dei figli: "Sapevo che ieri era in programma l'udienza davanti ai giudici del Riesame che dovevano discutere della mia posizione – ha aggiunto – I miei figli li ho liberati, adesso sono in Paradiso". Il legale della donna, Andrea Palmiero, raggiunto da Fanpage.it ha spiegato di volere chiedere una perizia psichiatrica per valutare la capacità di intendere e di volere della sua assistita.