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Uccide i figli a Rebibbia, il personale del carcere: “Già intolleranza verso i figli”

Alice Sebesta, la detenuta 33enne tedesca che ha ucciso i due figli lanciandoli dalle scale nella sezione nido di Rebibbia aveva già mostrato segni di “intolleranza verso i suoi bambini” segnalati da tempo dal personale in servizio presso il carcere. Erano stati richiesti “accertamenti, anche di tipo psichiatrico”.
A cura di Alessia Rabbai
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WCENTER 0TMBAHUJKD MASSIMO BARSOUM AGENZIA TOIATI Roma, quartiere Ponte Mammolo Nella foto: il carcere di Rebibbia
WCENTER 0TMBAHUJKD MASSIMO BARSOUM AGENZIA TOIATI Roma, quartiere Ponte Mammolo Nella foto: il carcere di Rebibbia

Aveva già mostrato in alcune occasioni "intolleranza verso i figli" e il suo comportamento era stato segnalato più volte dal personale in servizio presso il carcere di Rebibbia, evidenziando "la necessità di accertamenti, anche di tipo psichiatrico" per la detenuta Alice Sebesta. È quanto riporta Ansa di un documento firmato dal capo del Dap, Francesco Basentini. La 33enne tedesca che ha ucciso i suoi bambini lanciandoli dalle scale nella sezione nido del casa circondariale in cui sta scontando la pena per spaccio internazionale di sostanze stupefacenti si trova nel reparto psichiatrico dell'ospedale Sandro Pertini, sedata e sotto stretta sorveglianza.  Intanto i magistrati della Procura di Roma hanno inoltrato oggi al gip Antonella Minunni la richiesta di convalida dell'arresto della donna. Nei prossimi giorni sarà svolto l'interrogatorio di convalida.

Trovato il padre dei bambini uccisi a Rebibbia

Intanto, i carabinieri e l'Interpol sono riusciti a rintracciare Ehis E., nigeriano, padre dei due bambini, che si trova in carcere in Germania per richiedere l'autorizzazione all'espianto degli organi sul minore. Divine, un anno e mezzo, è stato dichiarato in condizione di morte cerebrale al Bambin Gesù. L'altra figlia Fatih, di sei mesi, è morta sul colpo, dopo il violento impatto che non le ha lasciato scampo.

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