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Tufello: fermato lo sfratto di Giovanni, che da 40 anni vive in un seminterrato del Comune

Negli scorsi giorni Fanpage.it aveva raccontato la storia di Giovanni, che da 40 anni vive in uno scantinato di proprietà del comune di Roma pagando utenze e indennità, e che ora nonostante l’età e sia invalida ha ricevuto lo sfratto. Questa mattina la polizia ha bussato alla sua porta e l’uomo si è chiuso all’interno.
A cura di Valerio Renzi
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Giovanni vive con la sua famiglia da 40 anni in un seminterrato in via Monte Beni nel quartiere Tufello. Da 40 anni puntuale paga bollette e l'indennità di occupazione al comune di Roma proprietario dello stabile, per vivere in una casa che si è "inventato" ma che una casa non è. Alcuni giorni fa Fanpage,it era andato a trovarlo per ascoltare la sua storia. Giovanni e la moglie da mesi vivevano con l'incubo dello sgombero, dopo quella lettera che gli intimava di lasciare l'immobile. Lui e la moglie non si sono concessi neanche qualche giorno ospiti della sorella di lei in una casa di paese fuori Roma, e per settimane sono usciti a turno per paura che all'improvviso arrivasse la polizia. Sepolti in casa la maggior parte del giorno e della notte con il terrore di trovarsi senza casa.

E il giorno dello sgombero è infine arrivato questa mattina, ma Giovanni ha deciso di non uscire barricandosi all'interno quando sono arrivati i funzionari di Roma Capitale accompagnati dalla polizia. Nel frattempo è partito il tam tam e decine di persone sono scese in strada per difendere Giovanni, che nel frattempo è stato soccorso a un'ambulanza per un malore, mentre la moglie rimaneva chiusa all'interno. Dopo alcune ore di trattative portate avanti dal Comitato case popolari del Tufello, dagli attivisti del vicino centro sociale Astra e da Asia Usb, si è infine trovata una soluzione: Giovanni sarà nominato custode giudiziario dello stabile.

"Quello di oggi  – spiegano gli attivisti – è solo il primo episodio di un autunno e di un inverno che potrebbero essere drammatici. Se il comune vuole applicare ciecamente un principio di legalità, senza alternative e in assenza di politiche pubbliche sul diritto alla casa, il rischio è di creare situazioni di grossa tensione sociale e di ridurre migliaia di cittadini a vivere in strada". E il pensiero non può che andare a Napoli, dove ieri una donna è morta durante l'ennesimo accesso dell'ufficiale giudiziario per uno sfratto: uno dei figli ha aperto la bombola del gas a scopo dimostrativo, provocando un'esplosione.

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