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Troppi topi a Roma: in attesa della sterilizzazione si va avanti col veleno

Il piano del Comune di Roma per sterilizzare i topi, contenendone l’eccessivo numero, “sarà un percorso tortuoso” che richiederà anni per portare a risultati visibili. Lo ha affermato il responsabile del benessere animale per l’assessorato all’Ambiente Edgar Meyer, che negli scorsi giorni aveva lanciato l’idea della sterilizzazione. Nel frattempo per contenere il numero dei roditori si ricorrerà al veleno: tre le gare per derattizzazione che saranno indette nel corso dell’anno.
A cura di Redazione Roma
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Foto di Enzo Iacopino
Foto di Enzo Iacopino

Le capacità riproduttive dei topi di Roma, per il momento, sono salve. Il piano per sterilizzarli tramite prodotti chimici, annunciato gli scorsi giorni dal responsabile del benessere animale per l'assessorato all'Ambiente Edgar Meyer sarà, per voce dello stesso promotore, "un percorso tortuoso". E quindi, per contenere i roditori che ciclicamente diventano un'emergenza nella Capitale (forse anche per problemi legati alla pulizia della città), si procederà con il vecchio metodo: il veleno. Due sono le gare relative alle disinfestazioni e derattizzazioni con scadenza imminente, entrambe da 250mila euro. Mentre sempre entro l'anno, come spiegano dall'assessorato all'Ambiente, sarà bandita una gara da quattro milioni di euro.

Per quanto riguarda la sterilizzazione, invece, ci vorranno anni per iniziare a vedere dei risultati: "Si è valutato che la sperimentazione per la riduzione demografica per essere credibile dovrà essere almeno di 3 anni, com’è lunga la vita media di un ratto", ha detto Meyer al "Corriere della sera". Il responsabile del benessere animale ha comunque comunicato di aver raccolto la disponibilità della municipalizzata Ama (azienda dei rifiuti, che si occupa operativamente del problema topi per il Campidoglio) a far parte del tavolo tecnico-scientifico che dovrà valutare gli eventuali progetti. Tavolo a cui parteciperanno anche veterinari, esperti e animalisti: tutti uniti nell'obiettivo di contenere il numero dei roditori evitando pratiche crudeli. Negli scorsi giorni Meyer aveva lanciato l'idea: "Penso a un bando per concorso di idee destinato alle università e ai centri di ricerca per individuare prodotti sterilizzanti da ingerire, evitando la sterilizzazione chirurgica". Una modalità quest'ultima che d'altronde sembra un po' difficile da mettere in pratica: secondo alcune stime pubblicate negli scorsi anni i topi a Roma oscillerebbero tra i 6 e i 9 milioni di esemplari.

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