Tregua tra centri sociali, associazioni e il M5s: ecco la delibera comunale che ferma gli sgomberi
Centri sociali, associazioni, palestre popolari, scuole di musica tirano un sospiro di sollievo: dopo lo sgombero dell'Angelo Mai, fermato dall'intervento in prima persona dell'assessore alla Cultura e vicesindaco Luca Bergamo, è pronta a sbarcare in aula Giulio Cesare la delibera che ferma gli sgomberi degli con la concessione scaduta o mai approvata in via definitiva di proprietà del comune di Roma, messi in moto dalla delibera 140 del 2015.
I successivi atti della giunta guidata da Virginia Raggi avrebbero già dovuto interrompere le procedure, ma evidentemente gli uffici e i dirigenti hanno continuato ad ottemperare nelle operazioni di riacquisizione. Associazioni e spazi sociali sottolineavano da più di un anno la necessità di un atto di indirizzo politico più forte, che sembra finalmente essere arrivato:
Fatte salve le procedure di riacquisizione esplicitamente disposte dalla Autorità di Pubblica Sicurezza ovvero ordinate dall'Autorità giudiziaria, l'Assemblea Capitolina dispone la sospensione fino al 15/11/2018 ovvero, qualora approvato in data antecedente, all'adozione del "Regolamento delle concessioni di beni appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile di Roma Capitale" in corso di predisposizione, dei provvedimenti di riacquisizione e delle relative azioni esecutive eventualmente disposte al fine del rientro in possesso
Ma la partita è appena iniziata. Se il dispositivo della delibera, nata anche da due incontri tra il vicesindaco Luca Bergamo ed Eleonora Guadagno, la consigliera pentastellata alla guida della commissione Patrimonio, mette uno stop agli sgomberi, ora si tratta di redigere un nuovo regolamento che normi complessivamente l'utilizzo e la valorizzazione del patrimonio immobiliare di Roma Capitale. Associazioni e centri sociali vogliano che sia riconosciuta la loro storia e autonomia, il loro valore e lavoro, non dovendo passare per un bando ad evidenza pubblica. Un punto questo su cui la giunta però non sembra voler fare marcia indietro.
Intanto però la maggioranza di Virginia Raggi per la prima volta mette nero su bianco il valore delle esperienze sociali della città, riconoscendogli meriti importanti: "Le determinazioni dirigenziali di sgombero emanate in forza dalla Delibera G. C. n.140/2015 non tengono conto delle centinaia di realtà del tessuto socio-culturale educativo della città che hanno dato sostegno in particolare alle fasce sociali fragili iin territori della città svantaggiati".