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Travestiti da Super Mario riaprono i ‘nasoni’ chiusi da Virginia Raggi e Acea

Travestiti da Super Mario gli attivisti per l’acqua bene comune hanno riaperto diversi ‘nasoni’. L’acqua è tornata così a zampillare dalle fontanelle: “I nasoni garantiscono un diritto, il vero spreco avviene per lo stato delle tubature”.
A cura di Valerio Renzi
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Travestiti da Super Mario e con in mano una cassetta degli attrezzi, gli attivisti per l'acqua bene comune di Roma, la scorsa domenica hanno deciso di riaprire alcuni nasoni chiusi tra Garbatella e Tor Marancia. Il celebre protagonista dei videogiochi Nintendo, già era stato il simbolo dei riallacci compiuti contro i distacchi idrici di Acea in caso di morosità, anche sei incolpevole.

Un'azione simbolica, che potrebbe compiersi presto anche in altri quartieri della capitale, con l'obiettivo di denunciare un misura miope definita "miope e inutile" come quella "della chiusura delle fontanelle romane che utilizzando solo l'1% di acqua dissetano tutti coloro che non vogliono o non possono permettersi di comprare acqua in bottiglia".

"Molto più sensato e onesto sarebbe, da parte dell'Acea – prosegue il comunicato – intervenire per sanare la rete idrica di Roma che da anni disperde il 40% dell'acqua, piuttosto che "vantarsi" di aver ridotto le perdite di qualche punto percentuale con qualche intervento emergenziale". La scorsa settimana i sindaci di Roma e Provincia hanno approvato la costituzione di un tavolo per la ripubblicizzazione di Acea Ato 2: qui i comitati per i beni comuni annunciano battaglia.

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La chiusura di molte delle caratteristiche fontanelle, è iniziata dopo la crisi idrica di questa estate, che ha costretto a copiosi prelievi dal lago di Bracciano, arrivando ad abbassarne visibilmente il livello danneggiando l'ecosistema del lago. Sotto accusa, assieme ai cambiamenti climatici, è finito lo stato delle tubature che approvvigionano la capitale, dove le perdite d'acqua sono endemiche e portano a sprechi e costi ormai insostenibili.

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