Trapianto di faccia a Roma: paziente senza volto, ospedale Sant’Andrea pronto a nuovo intervento

Non ha ancora un volto la donna sottoposta a trapianto facciale il 23 settembre scorso all'ospedale Sant'Andrea di Roma. Si tratta della prima operazione di questo genere eseguita in Italia. Il primo intervento non si è però rivelato risolutivo e la paziente è ancora in attesa di avere un nuovo volto, che le permetta di ricominciare a condurre la sua vita. L'equipe medica si tiene pronta a tentare un nuovo intervento, che sarà possibile quando arriverà un donatore compatibile. Secondo quanto ha dichiarato ad AdnKronos Paolo Anibalidi, direttore sanitario dell'Azienda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea, le sue condizioni cliniche sono stabili, non ha febbre, gli esami ematochimici sono nella norma e lei è su di morale e ben determinata a sottoporsi a un nuovo intervento chirurgico, che potrebbe arrivare molto presto.
Dopo l'espianto del volto del donatore e la ricostruzione temporanea con tessuti analoghi, la paziente è rimasta in reparto e sta assumendo vari tipi di farmaci per evitare il rischio di trombosi, oltre a un supporto vitaminico necessario anche perché viene alimentata con Peg. La donna, infatti, ha subito una sofferenza del microcircolo dei tessuti precedentemente trapiantati, segnale di un sospetto rigetto. Non è chiaro cosa abbia provocato la reazione e portato al fallimento del primo tentativo. Anibaldi ha spiegato che si tratta del 42esimo trapianto facciale al mondo e che si tratta di un'operazione ancora sperimentale.