Testaccio, spunta un murales dedicato a Daniele De Rossi e contro James Pallotta
Daniele De Rossi si prepara a salutare la maglia della Roma dopo 18 anni di carriera, con i tifosi e gli appassionati di calcio che in questi giorni lo stanno ricoprendo di omaggi. L'ultimo di questi la scorsa notte su un muro di piazza Testaccio, nello storico rione giallorosso. Un grande murales è apparso tra due porte del quartiere popolare, con raffigurato il capitano romanista intento a esultare in un grande cerchio. A realizzarlo Laika, un'emergente street-artist romana, che con la sua opera ha voluto lanciare anche un messaggio all'attuale presidente della Roma James Pallotta. Sopra il volto del campione del mondo nel 2006 campeggia la scritta "Yankee go home", un chiaro riferimento alla gestione americana della squadra capitolina, recentemente contestata con alcuni striscioni sparsi per la Capitale. Sotto l'icona del centrocampista si legge la scritta "In hoc signo vinces", un richiamo all'attaccamento del giocatore alla maglia della sua città. Un tributo per dire arrivederci a Daniele De Rossi, che contro il Parma giocherà la sua ultima gara con la maglia della sua Roma.
Ad Ostia era apparso un altro murales per Daniele De Rossi
La speranza è che il murales di Laika non venga rovinato o imbrattato, esattamente come accadde per un disegno che raffigurava proprio De Rossi in quel di Ostia. Il 16 giallorosso era raffigurato lungo via delle Balenieri in piedi e con la maglia della sua squadra del cuore, con la scritta "Vanto di Ostia, simbolo di Roma", ma l'opera venne poi cancellata dal muretto, subendo lo stesso destino di un altro murales dedicato a Francesco Totti in vicolo Savelli. All'inizio si pensava che il gesto fosse da attribuire a una sorta di "vendetta sportiva" per quanto accaduto qualche giorno prima a Ponte di Nona, con il disegno dedicato a Ciro Immobile, punta della Lazio, imbrattato da alcuni schizzi di vernice verde. Alla fine si è scoperto che l'omaggio a De Rossi venne cancellato da un uomo che pensava che dietro il murales ci fosse un rimando a qualche esponente di CasaPound Italia.