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Teatro Eliseo, a processo Luca Barbereschi: avrebbe fatto pressioni per ottenere fondi illeciti

Luca Barbareschi è stato rinviato a giudizio insieme ad Andrea Monorchio e a una terza persona per la vicenda legata ai fondi del Teatro Eliseo. Secondo l’accusa avrebbe fatto pressioni illecite per ottenere quattro milioni di euro dalla Finanziaria del 2017, promettendo soldi a un giornalista e portaborse e assumendo la figlia nella Casanova Spa.
A cura di Natascia Grbic
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Luca Barbareschi
Luca Barbareschi

Sono stati rinviati a giudizio Luca Barbareschi Andrea Monorchio: entrambi sono accusati di traffico di influenze illecite dal pm Antonio Clemente per la gestione dei fondi del Teatro Eliseo, di cui Barbareschi era direttore artistico. Per l'accusa avrebbero esercitato pressioni illecite per far destinare al Teatro quattro milioni di euro dalla Finanziaria del 2017. La prima udienza del processo si terrà il prossimo 22 aprile davanti il giudice monocratico. I fatti risalirebbero alla primavera del 2017. Secondo quanto ricostruito dal pm Antonio Clemente, Luca Barbareschi si sarebbe servito dell'aiuto di Andrea Monorchio, ex ragioniere regionale dello Stato, e Luigi Tivelli, ex consigliere parlamentare e giornalista, per fare pressione sulle istituzioni, al fine di ottenere fondi per le casse del Teatro Eliseo. All'epoca, infatti, queste sarebbero state praticamente vuote. Sempre secondo quanto ricostruito dall'accusa, come ringraziamento la figlia di Tivelli sarebbe stata assunta dalla Casanova Spa (società legata a Barbareschi), e sempre al giornalista sarebbero stati dati 70mila euro. Nella Finanziaria 2017, alla fine, i fondi per l'Eliseo erano stati inseriti.

Fondi al Teatro Eliseo, a processo Luca Barbareschi

In seguito all'approvazione della manovra di bilancio, erano stati molti i teatri romani che avevano protestato contro l'erogazione di quattro milioni di euro per il Teatro Eliseo. Nuovo Sistina, Quirino, Ambra Jovinelli, Parioli, Cometa e Vittoria avevano addirittura presentato ricorso al Tar del Lazio contro il Ministero dell'Economia e il Mibact. "La cosa che stupisce è che la decisione del giudice non entra nel merito ma si basa sull'uso di intercettazioni nell'ambito di un altro processo e tra altre persone che non hanno nulla a spartire con Luca Barbareschi e il suo impegno per salvare il teatro Eliseo, che se è ancora aperto lo dobbiamo a lui". Lo ha detto la legale di Barbareschi, Paola Baldicci, a Il Messaggero. "Traffico di influenze? Arrestatemi – commenta invece Barbareschi – Da 5 anni chiedo fondi per la cultura. Signor giudice che faccio? Oggi chiudo l'Eliseo e mando tutti a casa? L'Eliseo non funziona senza soldi, altrimenti sarei un premio Nobel. Non ho corrotto nessuno, ci ho rimesso finora solo tanti soldi. Mi sono affidato a un lobbista per sollecitare una legge sulla cultura in Parlamento, è reato? Questo non è un paese normale, è un paese finito, me ne voglio andare".

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