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Teatro dell’Opera, a Caracalla con Puccini, Pink Floyd e Bolle

Presentata la stagione estiva del Teatro dell’Opera che partirà a giugno, anche quest’anno, nella cornice delle Terme di Caracalla. Il Sindaco Marino: “Dopo la crisi cominciato il rilancio dell’Opera a Roma”.
A cura di Valerio Renzi
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Il sovrintendente Carlo Fuortes ha presentato la nuova stagione estiva del Teatro dell'Opera che si svolgerà anche quest'anno nella cornice delle Terme di Caracalla dal prossimo giugno. In scena andranno le eroine di Puccini con Madama Butterfly, poi la Turandot e la Boheme. Ma oltre i classici dell'opera ci sarà spazio anche per un balletto sulle musiche dei Pink Floyd e per i gala delle stelle della danza con Roberto Bolle. Sono state poi annunciate più repliche rispetto alla stagione 2014, con 20 serate di opera e 6 di danza e su nuove politiche di prezzo sui biglietti, con prezzi più contenuti e possibilità di abbonamenti. Una stagione che secondo Fuortes "potrebbe attirare un pubblico potenziale di 80 mila persone", anche in rapporto con le presenze nel nostro paese connesse all'Expo milanese che aprirà i battenti il prossimo 1 maggio.

Alla presentazione della nuova stagione è intervenuto anche il sindaco Ignazio Marino che ha ricordato come "passiamo da un contributo pubblico, da parte della città di Roma di 22 milioni di euro nel 2013, a 15,5 milioni nel 2015. Tutto questo significa che stiamo spendendo con maggior rigore e attenzione offrendo al pubblico e ai turisti che verranno a Caracalla, soprattutto in vista dell'Expo di Milano, un prodotto superiore dal punto di vista della qualità e della quantità". Sul percorso di risanamento del Teatro dell'Opera di Roma il sindaco ha chiarito come "abbiamo concluso l'anno con un pareggio di bilancio. Si tratta di un fatto storico perchè avevamo ereditato un teatro, al momento del mio insediamento, con un disavanzo di 27 milioni di euro. Questo risultato è stato possibile non soltanto per il lavoro svolto dal consiglio di amministrazione, ma anche grazie all'accesso alla legge Bray che ci ha permesso di avere un fondo legato, naturalmente, ad una razionalizzazione dei costi".

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