Tassista stuprata, “Roma si costituirà parte civile”
“Il Campidoglio ha deciso che si costituirà parte civile nel processo contro lo stupratore della tassista”, ha annunciato Ignazio Marino sulla sua pagina Facebook. “Come ho detto fin dall'inizio, -continua il sindaco di Roma- si tratta di un crimine terribile che colpisce l'intera città, compiuto oltretutto ai danni di una lavoratrice che stava svolgendo un servizio pubblico. Ho manifestato alla vittima tutta la mia vicinanza rispettando le sue ovvie esigenze di riservatezza. Roma è al suo fianco”.
E intanto il gip ha deciso che si terrà mercoledì, nel carcere di Regina Coeli, l'interrogatorio di garanzia di Simone Borgese, il trentenne romano fermato per lo stupro di una tassista, avvenuto in zona Ponte Galeria, lo scorso venerdì mattina. L'uomo, bloccato ieri grazie alla testimonianza di un tassista, ha già confessato davanti agli inquirenti di aver agito in preda a un raptus. La Procura di Roma aveva inviato al gip la richiesta di convalida del fermo e l'emissione del provvedimento di custodia cautelare in carcere per Simone Borgese. Il gip ha fissato la data dell’interrogatorio di garanzia.
Insulti su Facebook a Borghese, chiuso il profilo
“Bastardo, sei anche un padre di famiglia”, “infame schifoso”, sono gli insulti meno pesanti. Sul profilo Facebook di Simone Borghese, l’uomo che ha confessato lo stupro della tassista, si era scatenato un vero e proprio linciaggio con insulti pesanti e volgari. Per questo la sua pagina è stata chiusa dai famigliari alle 10 e 30 circa. Sul profilo erano visibili, senza restrizioni, tutte le foto private dell’uomo, da quelle con la famiglia a quelle della sua partecipazione, nel 2012, al programma di Paolo Bonolis "Avanti un altro".