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Stop ai menù etnici nelle mense scolastiche, il Consiglio li boccia

“La scelta della Giunta di costringere bambini, da 3 a 6 anni, a mangiare, in nome dell’integrazione, cibi completamente avulsi dalla nostra tradizione come riso basmati condito alla Bangladesh, involtini romeni e zuppe polacche era una evidente distorsione esasperata del concetto di integrazione culturale”. Così Giordano Tredicine (Pdl), promotore del provvedimento.
A cura di Enrico Tata
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Porzioni troppo scarse, qualità discutibile del cibo e strane scelte dei piatti da presentare ai bambini delle scuole. Le polemiche sui menù etnici nelle scuole di Roma sono state moltissime. Doveva essere parte di un progetto che avvicinasse gli alunni della Capitale agli altri Paesi dell'Unione Europea, studiandone la storia, le tradizioni e il cibo, appunto. E invece si è trasformato in un boomerang per l'amministrazione guidata da Ignazio Marino. Oggi arriva lo stop definitivo. L'assemblea capitolina ha infatti dato l'ok a un ordine del giorno, a firma dell'opposizione, che impegna il sindaco Roma Ignazio Marino e la sua giunta “a bloccare i menù multietnici presso le scuole d'infanzia”. Il provvedimento, presentato dal consigliere del Pdl Giordano Tredicine, è collegato al cosiddetto ‘tariffone', delibera propedeutica al bilancio 2015 che contiene al suo interno tutte le tariffe per i servizi offerti dal Comune. L'ordine del giorno è stato approvato con 18 voti favorevoli di cui molti della maggioranza in Campidoglio.

“Sono molto contento dell' approvazione di questo ordine del giorno, ma credo che ad essere ancora più contenti saranno i bambini romani che finalmente potranno tornare a mangiare le fettuccine al ragù e gli spaghetti alla carbonara”, è stato il commento di Tredicine, che ha aggiunto: “La scelta della Giunta di costringere bambini, da 3 a 6 anni, a mangiare, in nome dell'integrazione, cibi completamente avulsi dalla nostra tradizione come riso basmati condito alla Bangladesh, involtini romeni e zuppe polacche era una evidente distorsione esasperata del concetto di integrazione culturale. Ringrazio i colleghi di maggioranza per averlo compreso”. L'ordine del giorno è passato anche con i voti del Partito democratico. Il coordinatore della maggioranza Fabrizio Panecaldo ha parlato di una “piccola svista” e ha spiegato: “Abbiamo votato in blocco dieci ordini del giorno e tra questi c'era anche quello. Io personalmente sono favorevole ai menù etnici. Diamo comunque il peso a quello che è un ordine del giorno. Non credo produrrà effetti”.

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