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L'Inchiesta sullo stadio della Roma

Stadio Roma, Luigi Di Maio: “Noi 5 Stelle gli unici a non prendere una lira in questa vicenda”

“Tutti gli altri partiti hanno preso soldi e hanno gente arrestata e sembra che lo scandalo sia del Movimento”. Così il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, ha commentato l’inchiesta sullo stadio della Roma nel corso di un’intervista rilasciata a Bruno Vespa e che andrà in onda questa sera a Porta a Porta.
A cura di Enrico Tata
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Luigi Di Maio
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"Luca Parnasi ha dato soldi a tutti tranne che ai 5 Stelle. Siamo gli unici che in questa vicenda non hanno preso una lira", sostiene il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio nel corso di un'intervista rilasciata a Bruno Vespa e che andrà in onda questa sera a Porta a Porta. Secondo il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, "tutti gli altri partiti hanno preso soldi e hanno gente arrestata e sembra che lo scandalo sia del Movimento".

Il collaboratore di Parnasi: "Lanzalone rappresentava il Campidoglio"

Nell'ambito dell'inchiesta della procura di Roma sullo stadio di Tor di Valle sono stati arrestati, oltre al costruttore Parnasi e ai suoi collaboratori, l'ex assessore regionale Michele Civita, Partito democratico, e il consigliere regionale Adriano Palozzi, Forza Italia. Sono indagati anche il forzista Davide Bordoni, il capogruppo in Campidoglio del Movimento 5 Stelle, Paolo Ferrara, e un assessore municipale del Movimento 5 Stelle a Ostia.

Sul ruolo dell'avvocato Luca Lanzalone, agli arresti anche lui, emergono novità dagli interrogatori che stanno tenendo in questi giorni gli inquirenti. Secondo Luca Caporilli, braccio destro di Parnasi, "al tavolo per la modifica del progetto dello stadio della Roma era l'avvocato Lanzalone a rappresentare il Campidoglio".  Durante l'interrogatorio Caporilli avrebbe confermato la dazione di denaro ad almeno uno dei funzionari pubblici responsabili del progetto.

L'avvocato Lanzalone, ha riferito il ministro per i Rapporti con il Parlamento, il 5 Stelle Riccardo Fraccaro, è stato presentato a Virginia Raggi dallo stesso Fraccaro e dal ministro Bonafede. "Presentato, nessuno ha detto imposto", ha specificato Fraccaro. "Si tratta di un avvocato estremamente competente e capace, è stato presentato alla sindaca in Campidoglio e la sua capacità è stata dimostrata anche in Campidoglio, quindi e' stato un percorso condiviso, nessuno lo ha imposto, è stato un processo naturale. Poi non abbiamo la possibilità di controllare 24 ore su 24 le persone e nei rapporti umani ci si deve fidare, l'importante è avere strumenti per contrastare eventuali fenomeni di corruzione ed è quello che abbiamo scritto nel contratto di governo, quindi quello che vi dovete aspettare e' che li introdurremo in tempi molto brevi".

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