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Stadio della Roma, ultimatum della Regione Lazio a Roma Capitale

Il Comune di Roma ha tempo fino al 6 settembre per esplicitare se il progetto per la costruzione dello stadio della Roma non è un’opera di pubblica utilità, altrimenti la Regione Lazio procederà con la convocazione della conferenza dei servizi. La certificazione del documento indicato non è stato trasmesso dal Campidoglio alla Pisana.
A cura di Valerio Renzi
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La conferenza dei servizi per lo stadio della Roma potrebbe essere convocata al più presto. A renderlo noto una nota della Regione Lazio inviata a Roma Capitale per ribadire ancora una volta che se ci fosse un'eventuale mancanza dell'approvazione del pubblico interesse dell'opera, il comune è tenuto ad eplicitarla. Nel plico arrivato alcuni giorni fa alla Pisana infatti, assieme a diversi rilevi critici, non era però allegata l'approvazione del pubblico interesse.

"Gli uffici della Regione Lazio hanno verificato l'assenza dell'esplicitazione da parte di Roma Capitale della conferma dell'interesse pubblico per il progetto per il nuovo stadio della AS Roma. – si legge nella nota – Poiché il Comune, pur segnalando carenze nei documenti e negli elaborati, ha richiesto l'avvio della Conferenza dei servizi, la Regione Lazio invita l'Amministrazione capitolina ad esplicitare, entro il 6 settembre, un'eventuale mancanza d'interesse pubblico".

"In assenza di una formale espressione di contrarietà si procederà quindi alla convocazione della Conferenza dei Servizi per esaminare con tutti i soggetti competenti, in modo pubblico e trasparente, la documentazione pervenuta", conclude la missiva recapitata oggi in Campidoglio.

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