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Spiagge piene a Ostia: si può fare il bagno ma non prendere il sole, e la polizia chiude un occhio

Sulle spiagge nel Lazio è permesso fare sport individuale e passeggiare, ancora vietata la tintarella mentr ci si può tuffare. Pienone per questo week end sul litorale di Ostia, dove la polizia impegnata nei controlli in qualche caso a chiuso un occhio tra i giochi dei più piccoli e le coppiette sdraiate a prendere il sole.
A cura di Redazione Roma
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Riaprono le spiagge di Ostia ed è subito pienone. Sotto l'occhio vigile e attento degli agenti della Polizia Locale, migliaia di persone si sono riversate già ieri sul lungomare della capitale per fare una passeggiata, mangiare un gelato e prendere i primi raggi di sole, in un week end di fine maggio con temperature estive che hanno raggiunto anche i trenta gradi nelle ore più calde.

Bagni autorizzati e tintarella però ancora vietata, così come gli assembramenti nonostante la folla, mentre si può correre e passeggiare. Ma i tuffi e i giochi dei più piccoli sono stati tollerati in molti casi: difficile far mantenere le distanze in acqua e nei giochi sul bagnasciuga, così anche gli agenti hanno chiuso un occhio di fronte alle risate e agli schizzi dei bambini. Così mentre ci si può tuffare non è possibile prendere il sole, e in molti casi gli agenti hanno fatto alzare chi si era sdraiato con l'asciugamano a godersi il primo vero caldo della stagione.

Fase 2: dal 29 maggio si torna a fare il bagno nel Lazio

Si sono visti anche in molti praticare sport, soprattutto windsurf e kitesurf, potendo finalmente tornare a immergersi in acqua. Da venerdì 29 maggio riapriranno invece le spiagge e gli stabilimenti in tutto il Lazio, uno degli ultimi atti della Fase 2 per il ritorno a una nuova normalità. Severe e particolareggiate le regole stabilite dall'ordinanza regionale che dispone nei fatti l'inizio della stagione balneare più strana di sempre.

Le nuove norme servono in particolare modo a garantire il distanziamento sociale per limitare le possibilità di contagio, e prevedono ad esempio il divieto degli sport di gruppo e almeno 10 metri quadrati per ogni ombrellone. Da settimane i gestori di chioschi e stabilimenti sono a lavoro per riorganizzarsi, mentre rimane da capire come verranno controllate le spiagge libere.

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