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Sparatoria al bar di Don Bosco, si indaga negli ambienti della criminalità organizzata

Chi sono Mauro Gizzi e Maurizio Salvucci, i due uomini gambizzati al Petit Bar al quartiere Don Bosco? Chi ha sparato li conosceva? Gli agenti stanno indagando negli ambienti della criminalità organizzata e specialmente in quelli legati al traffico di stupefacenti. La sparatoria avvenuta ieri, infatti, potrebbe essere un regolamento di conti.
A cura di Natascia Grbic
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Petit Bar di via Flavio Stilicone, Foto Google Maps
Petit Bar di via Flavio Stilicone, Foto Google Maps

Dopo la sparatoria avvenuta ieri davanti al Petit Bar di via Flavio Stilicone, al Don Bosco, adesso gli inquirenti stanno cercando risposte a domande che potrebbero essere determinanti per risolvere il caso: chi sono Mauro Gizzi e Maurizio Salvucci, i due uomini gambizzati in pieno giorno? C'è qualcosa nelle loro vite che può averli fatti diventare vittime di quello che sembra un vero e proprio regolamento di conti? Gli investigatori non brancolano nel buio e hanno già messo insieme degli elementi che, presto, potrebbero portarli a risalire all'identità dei due uomini che con uno scooter, alle 15.30 del primo aprile, hanno fatto fuoco davanti al Petit Bar. Spari nella folla, ma che non hanno preso persone a caso nel mucchio: i proiettili si sono conficcati nelle gambe di Mauro Gizzi e Maurizio Salvucci, probabilmente non per caso. Le forze dell'ordine stanno indagando sul loro passato, per capire se quello che è accaduto potrebbe avere dei legami con la criminalità organizzata romana. Le modalità dell'agguato, il modo in cui i due hanno colpito – in modo preciso e sicuro – fa pensare a tutto tranne che a una causalità.

Chi sono Mauro Gizzi e Maurizio Salvucci, i due uomini gambizzati al Don Bosco

Mauro Gizzi e Maurizio Salvucci hanno 65 e 51 anni. Sono persone conosciute nel quartiere Don Bosco di Roma: è questa la zona dove hanno vissuto per molto tempo. Da qualche tempo si sono trasferiti a Morena e ai Castelli Romani, ma hanno continuato a essere presenze costanti al Don Bosco. È lì, infatti, che i due passano gran parte della giornata. Ed è proprio per questo motivo che gli investigatori credono che i due che hanno sparato sapessero benissimo dove dirigersi. Sia Gizzi sia Salvucci sono nomi noti alle forze dell'ordine: entrambi hanno precedenti penali relativi al traffico di sostanze stupefacenti. Ed è questa la pista che gli agenti stanno battendo per risalire alla dinamica dell'accaduto e identificare i due sparatori. Interrogati dagli investigatori, né Gizzi né Salvucci hanno fornito per ora elementi utili che possano condurre ai due uomini sullo scooter. Sul caso stanno indagando i Carabinieri della Compagnia Roma Casilina ed i militari del Nucleo Investigativo di via in Selci: al momento stanno acquisendo le telecamere di sicurezza della zona che dovrebbero aver ripreso il passaggio dei due per le strade del quartiere e stanno sentendo i negozianti della zona e i residenti che in quel momento si trovavano in via Stilicone.

La dinamica della sparatoria al Don Bosco

La sparatoria al Don Bosco è avvenuta nel primo pomeriggio di lunedì primo aprile, intorno alle 15.30. Mauro Gizzi e Maurizio Salvucci stavano bevendo un caffè al Petit Bar quando sono stati raggiunti da una serie di colpi di pistola alle gambe. Almeno cinque sono stati i proiettili esplosi contro di loro. Dopo essere stati feriti, i due si sono persino accesi una sigaretta e hanno atteso seduti l'arrivo dell'ambulanza del 118: sono stati trasportati in codice giallo al Policlinico Casilino e sottoposti a intervento chirurgico. In quel momento, in via Stilicone, c'erano moltissime persone: residenti che stavano prendendo un caffè al bar, genitori che erano andati a prendere i bambini a scuola. La sparatoria ha inevitabilmente creato il panico nella strada: nessuno, infatti, si aspettava che potesse accadere una cosa del genere in pieno giorno e in mezzo a tantissime persone. Solo per un caso nessun altro è rimasto ferito o, peggio, ucciso.

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