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Sparatoria a Ciampino, ucciso 34enne: arrestata guardia giurata, è un romano di 36 anni

Ieri sera il fermo: dopo l’interrogatorio è stato portato in carcere. Ancora ignoti i legami con le vittime, un giovane di 25 anni ucciso a colpi di pistola davanti la porta della sua abitazione, e un uomo di 35 che ora lotta tra la vita e la morte in ospedale, al Sant’Eugenio di Roma. Sul caso indagano i carabinieri.
A cura di Natascia Grbic
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È stata arrestata la guardia giurata portata ieri in caserma perché sospettata dell'omicidio del giovane di 34 anni nel palazzo di via Cagliari a Ciampino e del ferimento di un altro uomo trovato davanti la porta della stessa abitazione. Si tratta di un romano di 36 anni, di cui non sono state ancora diffuse le generalità. Portato in caserma poco dopo la sparatoria, l'arresto è stato formalizzato nella notte e adesso si trova in carcere. Ignoto ancora il movente dell'aggressione: il giovane ucciso e il ferito, attualmente in ospedale in gravi condizioni, sarebbero entrambi incensurati.

La sparatoria a Ciampino

La sparatoria è avvenuta ieri sera intorno alle 18 a Ciampino, in un palazzo di via Cagliari. Il silenzio è stato interrotto da diversi colpi di armi da fuoco che hanno allarmato i residenti. Sono stati proprio loro a chiamare le forze dell'ordine, giunte sul posto dopo pochi minuti. Al loro arrivo, lo scenario era da film dell'orrore: un giovane di 34 anni morto e un altro uomo ferito gravemente. Per il primo non c'è stato ovviamente nulla da fare se non dichiararne il decesso, il secondo è stato portato immediatamente in ospedale in codice rosso. Le sue condizioni sono ancora molto gravi.

Morto un 34enne, scientifica sul posto

Cos'è accaduto ieri nell'appartamento di Ciampino, come mai la guardia giurata si è accanita contro i due ragazzi? Che legami c'erano tra loro? Sono questi gli interrogativi che si sono posti i carabinieri della stazione locale e del Nucleo Investigativo che hanno svolto i rilievi scientifici. La vittima si chiamava Alessandro Borrelli, aveva 34 anni ed era incensurata, così come l'amico, Stefano I. Tra la vittima e l'assassino, potrebbe esserci stato in passato un legame sentimentale.

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