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Covid 19

Spallanzani: a luglio il vaccino italiano per il coronavirus sarà sperimentato su esseri umani

A luglio il candidato vaccino italiano verrà sperimentato sugli esseri umani. Si tratta di un progetto dell’Istituto Spallanzani di Roma, finanziato dalla Regione Lazio e dal Ministero dell’Università e della Ricerca.
A cura di Enrico Tata
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Foto di repertorio
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Anche l'Italia ha annunciato che sperimenterà presto sugli esseri umani un candidato vaccino per il coronavirus. I test cominceranno probabilmente a luglio, comunica l'Istituto Spallanzani, che sta allestendo un'area dell'ospedale dedicata interamente alla somministrazione del vaccino ai volontari. "Se i primi test daranno esito positivo, nel 2021 il vaccino sarà somministrato ad un alto numero di persone a rischio", ha spiegato il direttore sanitario, Francesco Vaia. Per la realizzazione di questo vaccino (la fase di sviluppo è a cura dell'azienda ReiThera di Castel Romano) sono stati stanziati 8 milioni di euro, 5 dalla Regione Lazio e 3 dal ministero dell'Università e della Ricerca.  "A giugno ci saranno i primi reclutamenti all'Istituto Spallanzani per testarlo sull'uomo. Il Lazio è l'unica Regione che ha messo dei fondi importanti sul vaccino per la lotta al virus e questo e' un elemento assolutamente fondamentale", ha annunciato oggi l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato.

Come funziona il vaccino che verrà sperimentato allo Spallanzani

Si tratta di un vaccino genetico, "basato su un vettore virale. Il coordinamento scientifico è stato affidato allo Spallanzani che agirà d'intesa con il Cnr", ha spiegato Vaia. "A differenza dei vaccini tradizionali, i vaccini genetici non utilizzano un microorganismo inattivo o parte di esso ma il gene che codifica per l'antigene del microrganismo che si vuole neutralizzare", ha dichiarato il direttore sanitario. Questo gene "una volta entrato nelle cellule dell'organismo induce la produzione della proteina ‘spike' che a sua volta stimola la produzione immunitaria contro il coronavirus. Per traferire il gene nelle cellule la tecnologia messa a punto da ReiThera utilizza un virus, un adenovirus, derivato da primati non umani". Un altro candidato vaccino è stato sviluppato in Italia, a Pomezia, ma i test su esseri umani verranno effettuati in Inghilterra, dato che si tratta di un progetto dell'itituto Yenner dell'Università di Oxford.

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