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Spacciatori e usurai. Botte e minacce nelle intercettazioni: “O paghi o te sfonno”

Sette persone sono finite in carcere, accusate di far parte di un’organizzazione dedita allo spaccio e al prestito ad usura ai Castelli Romani. Nelle intercettazioni dei carabinieri le minacce e le botte a chi non riusciva a pagare.
A cura di Valerio Renzi
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Sette persone sono finite questa mattina in carcere, al termine di un blitz portato a termine dal commissariato di Albano e la compagnia dei carabinieri di Ariccia. Gli arrestati sono accusati di appartenere alla medesima associazione dedita allo spaccio di stupefacenti ma soprattutto attiva nel prestito a usura, e sono incriminati a vario titolo di usura, estorsione, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, attività finanziaria abusiva e violazione degli obblighi della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Il territorio in cui agivano tutti i Castelli Romani.

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Nel corso delle perquisizioni domiciliari legate all'inchiesta è stata arrestata un ottava persona: in casa aveva due chili di hashish e 15o grammi di cocaina. Per rientrare in possesso dei soldi prestati a tassi da strozzinaggio, con interessi annui anche del 120-140%, la banda non esitava a minacciare e aggredire imprenditori e commercianti, ma anche impiegati e casalinghe, caduti nella loro rete. Sono sette le vittime dell'organizzazione che hanno accettato di collaborare accusando i loro aguzzini. Una delle vittime per pagare il suo debito ha venduto tutto, compresa la casa.

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Le intercettazioni: minacce, violenze e pestaggi

Ecco il tenore delle minacce utilizzate e intercettate nel corso delle indagini: "Portame i sordi vai a trovare i soldi,…stasera te vengo a casa. Movete, valli a cercà e portameli perché veramente ti strucino per terra fino a che non te consumo". "Io oggi te ri-massacro, oggi te sfonno, oggi. Allora appena arrivo te rompo i denti subito subito, te rompo le costole". E poi le risate durante i pestaggi: "Ah Ah, Gli hai menato – Hai sentito? Ma gli hai menato in diretta proprio? E n'hai sentito? Ah Ah".

Al vertice dell'organizzazione criminale ci sarebbe stato un 48enne residente ad Albano Laziale, pregiudicato e molto conosciuto in zona. Nel corso dell'inchiesta erano già state fermate sei persone intente a spacciare in flagranza di reato, e altre tre per per rapina, estorsione, sequestro di persona e lesioni personali, per aver provato a riottennere i soldi prestati ad un agente immobiliare.

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