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Siccità, il lago di Bracciano cresce ma non piove: fermi fino a luglio i prelievi di Acea

Il livello del lago di Bracciano è salito di 19 centimetri dal 13 marzo dello scorso anno ad oggi: nel 2018 il valore era di 1,64 metri mentre nel 2019 di 1,45. Un inverno povero di piogge e le previsioni di un’estate torrida stanno allertando gli esperti per la siccità. I prelievi di Acea sono fermi da settembre 2017.
A cura di Alessia Rabbai
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Lago di Bracciano (Foto di Alessandro Mecali)
Lago di Bracciano (Foto di Alessandro Mecali)

Un inverno con poche piogge e neve e un'estate che si preannuncia torrida fanno allertare gli esperti riguardo al tema della siccità. Ne stanno già risentendo fiumi e laghi del nord Italia. Il lago di Bracciano a partire da l'autunno del 2016 ha sofferto una crisi idrica alimentata dai prelievi d'acqua di Acea Ato 2 che, come emerso da un dossier Ispra, hanno danneggiato l'ecosistema del lago. Oggi il bacino sabatino "è in ripresa" ha spiegato il direttore del Parco di Bracciano e Martignano Daniele Badaloni, intervistato da Fanpage.it. Le captazioni che hanno provocato il vertiginoso abbassamento del livello sono ferme da settembre 2017 e non riprenderanno almeno fino al 3 luglio, giorno in cui il Tribunale delle Acque di Civitavecchia si esprimerà sul ricorso presentato da Acea sull'ordinanza emessa lo scorso 26 luglio, che ha rigettato la richiesta della società sull'annullamento dell'ordinanza della Regione Lazio. Il provvedimento infatti imponeva ad Acea lo stop dei prelievi finché il lago non fosse tornato ai suoi livelli naturali, ossia al valore dello zero idrometrico, fissato a 163,04 metri sul livello del mare. In un anno il lago è cresciuto di 19 centimetri: il 13 marzo 2018 l'asta idrometrica segnava un valore di – 1,64 metri mentre quest'anno aggiornato ad oggi è di 1,45 metri ma da febbraio non sta piovendo e ciò desta preoccupazione in vista dell'arrivo della stagione estiva e del caldo. "I prelievi sono fermi – ha spiegato il direttore del Parco – ciò è emerso da diversi sopralluoghi anche a sorpresa svolti per tenere sotto controllo la situazione".

L'ultima udienza risale allo scorso gennaio, quando il tribunale delle Acque ha rinviato ogni decisione a questa estate, dando la possibilità di fornire elementi aggiuntivi alle controparti, giorno in cui il giudice stabilirà se rigettare le istanze di Acea o ribaltare quanto deciso finora. A tal proposito Badaloni ha detto: "Spero che il Tribunale confermi le decisioni prese". E ha aggiunto: "Non facciamo un passo indietro, continueremo a batterci in tutte le sedi insieme alle istituzioni unite sul fronte della difesa, per il rilancio di questo splendido lago e della sua meraviglia che rimane inalterata. Non si arretra di un passo". L'interruzione delle captazioni è una condizione necessaria, ha spiegato il direttore del Parco: "Non basta interromperle per un breve periodo, perché le ripercussioni negative che il lago ha subito richiedono alcuni anni per la ripresa dell'ecosistema".

Lago di Bracciano, un misuratore per monitorare i prelievi

Nei mesi scorsi l’Ente Parco, le istituzioni del Lago, i comitati e le associazioni del territorio hanno richiesto alla Regione Lazio la possibilità di installare un misuratore di portata per monitorare l'esistenza di eventuali prelievi d'acqua da parte di Acea Ato 2 dal Lago di Bracciano. L’Ente Parco, incaricato dalla Regione delle attività di controllo, il prossimo 22 marzo nel corso di un’assemblea pubblica in programma alle ore 17 alle Porte del Parco, in via della Mola Vecchia 20, ad Anguillara Sabazia, presenterà alla cittadinanza il nuovo misuratore installato nei mesi scorsi presso il Nuovo Acquedotto di Bracciano, in località Marmotta. I dati saranno consultabili online da tutti, sul sito del Parco, www.parcobracciano.it.

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