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Torna in carcere “er Gnappa” della Banda della Magliana: le intercettazioni del boss

Esponente di primo piano della Banda della Magliana è stato nuovamente arrestato questa mattina Stefano Vitale, ‘Er Gnappa’, con altre 23 persone. Il vecchio boss dell’Ostiense è considerato dagli inquirenti il capo di un’associazione a delinquere finalizzata alle rapine in abitazioni.
A cura di Valerio Renzi
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Ventiquattro persone sono state arrestate questa mattina, nell'ambito dell'operazione denominata "Vecchie Glorie", con l'accusa di costituire un'associazione a delinquere con lo scopo di compiere rapine in abitazioni. In azione duecento militari, con l'ausilio di unità cinofile e di un elicottero, che stanno eseguendo arresti, perquisizioni e sequestri. Secondo gli investigatori a capo del gruppo ci sarebbe ‘er Gnappa', al secolo Manlio Vitale, 66 anni, esponente della prima ora della Banda della Magliana, il sodalizio che ha segnato la storia criminale della città e non solo. Quattro appartamenti di lusso e sei automobili riconducibili a Vitale sono stati messi sotto sequestro, assieme a conti correnti e beni intestati a presta nome per un valore di circa 4 milioni di euro.

Tra i reati contestati ai 24 arrestati anche ricettazione, detenzione e porto di armi da fuoco, uso di documenti e contrassegni identificativi di forze di polizia. In carcere anche il figlio di Manlio, Danilo Vitale, titolare di una gioielleria nel quartiere di Prati. Da quanto si apprende il figlio avrebbe fornito informazioni sui suoi facoltosi clienti al padre per capire chi e come colpire. In manette anche Rodolfo Fusco, braccio destro del Gnappa fin dai tempi della Banda della Magliana.

Ecco come agiva la banda: una volta che Vitale aveva acquisito informazioni sulle persone da rapinare, per lo più anziani o famiglie benestanti, affidava l'organizzazione del colpo a Fusco, che si serviva sempre degli stessi elementi criminali che, secondo gli inquirenti, "riconoscevano come capo del sodalizio Vitale". Le armi utilizzate per le rapine erano nascoste in casa di una coppia di incensurati, nella stessa palazzina di Tor Bella Monaca dove abitava uno degli esecutori delle rapine

La carriera criminale di Manlio Vitale dalla Banda della Magliana

Manlio Vitale è stato considerato uomo di fiducia di Maurizio Abbatino, il boss dei "Testaccini" diventato collaboratore di giustizia, il ‘Freddo' del film e della serie Romanzo Criminale. L'ultimo arresto risale al 2010 quando viene arrestato per aver progettato un colpo ad una banca di Caserta con altri sei complici. Secondo Abbatino Er Gnappa era dedito soprattutto alla gestione del traffico di stupefacenti nella zona di Ostiense e Garbatella, oltre che alla ricettazione di gioielli e preziosi. Accusato di tre omicidi, ha all'attivo un'interrotta carriera criminale: nel '95 gli vengono sequestrati beni per 20 miliardi di lire, per gli inquirenti frutto di attività illecite, e nel '96 viene estradato in Italia dalla Corsica dove era in latitanza. Nel 2000, mentre si trova in carcere, gli viene notificato un nuovo avviso di garanzia: dal carcere continuerebbe l'attività di usuraio tramite i figli.

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