Sgombero Primavalle, gli ex occupanti alla polizia: “Fateci recuperare le nostre cose”
Sono tornati oggi, in tanti, fuori la scuola in via Cardinal Capranica a Primavalle dove hanno abitato per più di 15 anni prima di essere sgomberati lo scorso 15 luglio. Tra di loro c'è chi è ospite in casa di amici, chi ha accettato l'accoglienza in una struttura del comune di Roma (un pasticcio quello dell'accoglienza degli sgomberati di cui abbiamo parlato qui) e chi ha trovato ospitalità presso altri palazzi occupati. Vogliono recuperare le loro cose: documenti, vestiti, beni di ogni tipo che hanno abbandonato il giorno dello sgombero, e che ancora non gli è stato possibile riavere indietro nonostante le promesse.
C0sì, mentre arriva notizia che nei prossimi giorni lo stabile sarà demolito, hanno deciso di non aspettare una risposta dalla Sala Operativa Sociale di Roma Capitale che non arrivava mai, e si sono presentati insieme in via Cardinal Capranica. Ad aspettarli la polizia che notte e giorno presidia lo stabile. Dopo una lunga trattativa, e alcuni momenti di tensione, si è trovato un accordo e gli ex occupanti entreranno in gruppi per recuperare le proprie cose. Sul posto anche l'assessore alle Politiche Sociali del XIV Municipio Andrea Magi che ha interloquito con le forze dell'ordine affinché si arrivasse a un accordo.
La testimonianza di un ex occupante
"Per giorni abbiamo chiesto quando potevamo venire – spiega un ex occupante a Fanpage.it – Ma al numero che ci era stato messo a disposizione dal comune nella fase dopo lo sgombero non abbiamo ricevuto nessuna risposta nonostante domani inizieranno i lavori che porteranno alla demolizione dello stabile. Abbiamo dovuto protestare con forza per ottenere di recuperare le nostre cose oggi stesso. Ora speriamo che la situazione si sia davvero sbloccata e ci facciano entrare nelle nostre case che abbiamo dovuto lasciare in fretta e furia senza poterci più mettere piede dentro".
Sgomberi: braccio di ferro sui nuovi interventi
Lo sgombero dell'ex scuola di via Cardinal Capranica, un'operazione che ha visto schierati cinquecento agenti ed è iniziata alle 23.00 del 14 luglio per finire nel tardo pomeriggio del giorno successivo dopo ore di tensione, idranti sui manifestanti e barricate date alle fiamme, è solo il primo di 23 sgomberi messi nero su bianco dalla Prefettura di Roma, nonostante le perplessità di Regione Lazio e Roma Capitale. I prossimi interventi programmati in via del Tintoretto e in via Tempesta: altre centinaia di persone che rischiano di trovarsi senza una casa, e senza soluzioni alternative che garantiscano l'effettivo diritto a una casa a tutti.
