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Sgombero a Roma: barricate in fiamme, cariche e idranti

Primavalle sembra una zona di guerra. Cinquanta camionette, un elicottero, centinaia di agenti in assetto antisommossa per sgomberare 300 persone, tra cui 80 minori. Dopo sette ore di assedio, fallito il blitz notturno, cominciano le trattative per trovare delle soluzioni alternative ma la prova di forza ancora non è esclusa.
A cura di Valerio Renzi
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Quando arrivano le prime luci dell'alba, dopo sette ore di assedio, durante le quali lo schieramento di forze dell'ordine non ha mai smesso di crescere, la situazione attorno al palazzo occupato di via Cardinal Capranica è surreale. Idranti, almeno 40 camionette, centinaia di agenti in tenuta antisommossa, un elicottero. Fallita ogni trattativa tra gli occupanti e l'assessore Baldassarre, e i tentativi di mediazione degli esponenti di centrosinistra Paolo Ciani, Marta Bonafoni, Alessandro Capriccioli, Christian Raimo e Stefano Fassina, è cominciato lo sgombero. All'interno dell'ex scuola Don Bosco di Primavalle circa 300 persone, 70 famiglie con un ottantina di minori, sono quasi tutti asserragliati sul tetto. Gli occupanti hanno dato fuoco alle barricate erette con materiale di fortuna, mentre la polizia lancia lacrimogeni e spara acqua avanzando con gli idranti. Entrati nel cortile gli agenti stano tentando di guadagnare l'ingresso dello stabile sotto il lancio di oggetti, i vigili del fuoco sono impegnati a fare strada alla celere e a spegnere le fiamme. "Non vi facciamo niente, è molto pericoloso quello che state facendo, cominciate a scendere, non vi faremo niente ve lo garantisco io. Prendete i bambini e scendete giù, poi vi facciamo prendere tutto quello che avete all'interno", scandisce il dirigente al megafono. Dopo varie ore di tensione, gli occupanti hanno iniziato a scendere dal tetto.

Via Cardinal Capranica: le famiglie rifiutano le proposte del Comune

Verso le 7.30 sono arrivati alcuni rappresentanti del gabinetto della sindaca Virginia Raggi e l'assessora al Sociale Laura Baldassarre.Al momento la trattativa è a uno stallo e una prova di forza è tutt'altro che scongiurata: gli occupanti chiedono soluzioni alternative per tutti, il passaggio da casa a casa e nessuno smembramento i nuclei familiari. L'assessora Baldassarre si è recata di persona a spiegare le proposte della Sala Operativa Sociale di Roma Capitale, che sono state rifiutate per il momento: case famiglia e centri di accoglienza.

Sgomberi a Roma: la linea dura voluta da Matteo Salvini

Ma che soluzioni alternative ancora non ce ne fossero era già noto già dagli scorsi giorni, quando Regione Lazio e Roma Capitale avevano comunicato al prefetto Gerarda Pantaleone di essere contrari a qualsiasi intervento di forza, chiedendo il tempo necessario per approntare soluzioni per tutti. Ma giovedì al tavolo per l'ordine pubblico e la sicurezza si è imposta la linea dura voluta dal ministro dell'Interno Matteo Salvini, ma il blitz notturno si è trasformato in una logorante guerra di posizione. Centinaia le persone giunte da tutta Roma a portare la loro solidarietà, tenuta a distanza dall'imbocco della strada che porta all'occupazione da blindati e cordoni di forze dell'ordine.

Baldassarre: "Abbiamo proposta di accoglienza per famiglie"

L'assessora al Sociale di Roma Laura Baldassarre ha fatto sapere che il Campidoglio ha una proposta di accoglienza per le persone in stato di fragilità che sono state sgomberate dall'occupazione di via Cardinal Capranica. "Le persone che si sono fatte censire e sono rientrate nella categoria delle persone fragili sono 199 – ha spiegato Baldassarre all'Ansa – Una piccola parte ha trovato autonomamente un'alternativa, per tutte le restanti 176 abbiamo una proposta di accoglienza facendo rimanere uniti i nuclei familiari. In un caso c'è anche la casa popolare. Stamattina dalle 6.30 eravamo li' a far vedere le foto delle sistemazioni alternative agli abitanti per tranquillizzarli".

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