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Senza fissa dimora partorisce in strada a San Pietro: il Papa offre accoglienza

L’elemosiniere del Papa ha offerto assistenza per un anno alla senza tetto che ha partorito ieri a pochi metri dal colonnato di San Pietro. L’agente che l’ha soccorsa: “Ho avuto paura, la bimba era diventata cianotica”.
A cura di Valerio Renzi
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Si chiama Maria Claudia la 37enne di nazionalità romena che ha partorito in strada la scorsa notte a due passi dal colonnato di piazza San Pietro. A trovarla e a aiutarla una pattuglia del commissariato di Borgo Pio che l'ha soccorso e chiesto aiuto. Ma Irene è nata prima che arrivasse l'ambulanza. Ora la mamma e la piccola, entrambe in salute, sono ricoverate nell'ospedale Santo Spirito.

Nel pomeriggio di ieri sono andati a trovarla gli agenti che l'hanno soccorsa, in particolare Maria Capone, l'assistente capo distaccata da Cosenza a Roma per il Giubileo, che ha aiutato la ragazza ha partorire. "Era seduta a terra su una coperta. – ha raccontato la donna al quotidiano il Messaggero – All’inizio ho visto solo la testa della bambina, pensavo che stesse nascendo in quel momento. Poi ho notato il cordone ombelicale insanguinato e ho visto che la piccola era completamente fuori. Il tempo di arrivare lì ed era già nata".

"Quando sono arrivata lì ho sentito la bambina piangere e mi sono tranquillizzata. – ha spiegato ancora l'assistente capo a cui la piccola Irene probabilmente deve la vita –  Era tra le gambe della madre che la teneva stretta e la proteggeva dal freddo. Lei era seduta a terra su quello che era il loro giaciglio, accanto c’era il cane. Farfugliava qualcosa, ma non capivo cosa diceva. Ho avvolto il corpicino con la coperta che c’era a terra, ma faceva troppo freddo, non poteva bastare. Nel frattempo il collega Vitali si è tolto il giaccone, ha sfilato l’imbottitura di pile e me l’ha data. Con quella ho avvolto la piccola. Abbiamo avuto un attimo di paura perché mentre prima piangeva poi ha smesso. Temevo per il freddo, era cianotica".

Da quanto si apprende l'elemosiniere del Papa, padre Konrad Krajewski, avrebbe offerto ospitalità alla donna e alla bambina per un anno all'interno della casa delle suore di Madre Teresa a Primavalle. Intanto la Comunità di Sant'Egidio chiede che s'intensifichi l'attenzione e l'accoglienza verso i senza fissa dimora, facendo appello alle istituzioni ma anche ai romani "perché, durante il Giubileo della Misericordia, mostrino un'attenzione particolare a chi vive in estrema povertà, intervenendo personalmente con atti di solidarietà, che possono salvare una vita, e segnalando le situazioni di criticità alla sala operativa sociale e alle associazioni che aiutano i senza dimora".

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