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Secondo dipendente Ama morto di coronavirus: Alberto Bucchi era un autista di Rocca Cencia

Lutto in Ama per la morte del secondo dipendente ucciso dal coronavirus. La vittima è Alberto Bucchi, detto ‘Chicco operativo’ deceduto a 64 anni. Prestava servizio come autista a Rocca Cencia. Due settimane fa è morto un altro dipendente. Il 20 aprile i lavoratori Ama hanno scioperato per chiedere maggiori tutele.
A cura di Alessia Rabbai
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(La Presse)
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Seconda vittima di coronavirus in Ama, Alberto Bucchi è deceduto stamattina all'età di sessantaquattro anni, dopo aver lottato tra la vita e la morte, ricoverato dal 27 marzo scorso all'ospedale di Tor Vergata. Alberto Bucchi, affettuosamente chiamato ‘Chicco Operativo' dai colleghi per la sua dedizione e attaccamento al lavoro, prestava servizio come autista a Rocca Cencia. A darne notizia Lila, Laboratorio Idee Lavoratori Ama: "È morto questa notte un dipendente di 64 anni, autista della rimessa di Rocca Cencia, dopo quasi un mese e mezzo di ricovero in ospedale – si legge nel gruppo Facebook – Ancora un lutto insopportabile a Rocca Cencia. Un grande abbraccio a tutta la sua famiglia da parte di tutto lo stabilimento dove lui lavorava". Questo il saluto dei colleghi, che si sono stretti intorno al dolore della famiglia, per la drammatica scomparsa del proprio caro.

I messaggi di cordoglio

"Anche oggi si è spenta una persona semplice, un lavoratore. Esprimiamo come colleghi e amici condoglianze e vicinanza alla famiglia e un abbraccio a tutto lo stabilimento di Rocca Cencia. C'e' da combattere ancora tanto per questa battaglia e riorganizzare il mondo del lavoro al piu' presto possibile" così in un nota Flavio Vocaturo del Pd Ama. Toccanti le parole di Luigi, che saluta Alberto con affetto: "Ciao amico Chicco, ricordo quando ci siamo incontrati, sprizzavi simpatia da ogni poro".

I lavoratori Ama hanno scioperato per maggiori tutele

I lavoratori Ama lo scorso 20 aprile hanno scioperato chiedendo maggiori condizioni di sicurezza durante l'orario di servizio. I dipendenti hanno infatti lamentato un numero carente di dispositivi di protezione personale (una mascherina a settimana), mancato distanziamento sul posto di lavoro, sanificazioni insufficienti.

Due settimane fa morto un operaio Ama di 52 anni

Alberto è il secondo dipendente Ama che è morto di coronavirus. Prima di lui, il 9 aprile, è deceduto Ezio Ciprari, un operaio di cinquantadue anni, che aveva contratto il virus a marzo e che si trovava all'ospedale Lazzaro Spallanzani perché le sue condizioni di salute erano progressivamente peggiorate fino a condurlo, purtroppo, al decesso. L'operaio in servizio da ventisette anni, lavorava come preposto di autorimessa presso lo stabilimento aziendale di Rocca Cencia.

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