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Covid 19

Roma, 20 aprile sciopero dei lavoratori Ama: “Azienda fornisce solo una mascherina a settimana”

I lavoratori Ama incrociano le braccia: lunedì 20 aprile saranno garantiti solo i servizi essenziali nella città di Roma. I sindacati chiedono maggiori condizioni di sicurezza per i dipendenti e “misure efficaci per salvaguardare la salute degli operatori”. Zaghis: “Mai fatto mancare dispositivi di protezione”.
A cura di Natascia Grbic
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Lunedì 20 aprile scioperano i lavoratori Ama. Lo hanno comunicato in una lettera congiunta i segretari generali di Roma e Lazio di Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel. "L'astensione riguarderà tutti i turni di lavoro con inizio nell'arco della giornata di lunedì 20 aprile e, conseguentemente, saranno garantiti solamente i minimi di servizio così come previsto dalla normativa. Si richiede quindi immediata convocazione per ridefinire i suddetti minimi di servizio, tenuto conto dell'obsolescenza delle intese in vigore e della parziale modifica delle turnazioni avvenuta in questo mese". I lavoratori Ama incrociano le braccia durante l'emergenza coronavirus, e lo fanno per chiedere maggiori condizioni di sicurezza. Secondo quanto riportato dalla lettera diffusa dai sindacati, l'azienda non avrebbe messo in campo "misure efficaci per salvaguardare la salute degli operatori di Ama". E non avrebbe rispettato il "verbale di conciliazione sottoscritto dalle Rsu di Ama Spa e dall'amministratore Unico Stefano Zaghis in data 3 aprile, con cui l'azienda si impegnava a condividere con il primo tavolo di coordinamento aziendale per il contenimento del coronavirus".

Una mascherina a settimana e gel non idonei

Secondo quanto denunciato dai sindacati, non ci sarebbero garanzie riguardo al distanziamento sul posto di lavoro, le sanificazioni effettuate non sarebbero sufficienti, e i detergenti igienizzanti forniti non sarebbero idonei. Ai lavoratori sarebbe stata inoltre fornita una sola mascherina monouso a settimana FFP2 ed FFP3, "e in seconda battuta KN95", da utilizzare per sei giorni di lavoro consecutivi. E così, soprattutto dopo la morte di Ezio Ciprari, avvenuta il 9 aprile, i lavoratori hanno deciso di scioperare "per gravi eventi lesivi dell'incolumità e della sicurezza dei lavoratori".

Zaghis: "Adottate misure per contenere rischio"

"Il problema dei dispositivi di protezione individuale è mondiale – aveva dichiarato Stefano Zaghis, amministratore delegato dell'azienda – Ama non ha fatto mai mancare per un giorno i dispositivi protezione a chi quotidianamente va sul campo. Certo la dotazione non basta mai. Il pericolo è importante ma importanti sono pure le misure adottate da Ama per ridurre il rischio".

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