Sara Di Pietrantonio, Vincenzo Paduano resta in carcere: “L’ho uccisa io”
Ha confermato di aver ucciso Sara. Si è concluso con una ulteriore ammissione di responsabilità l'interrogatorio di garanzia al quale è stato sottoposto oggi a Regina Coeli, Vincenzo Paduano. Il giovane, accusato di aver ucciso e dato fuoco alla ex fidanzata Sara Di Pietrantonio. Comparso davanti al gip Paola Della Monica, alla presenza del pm Maria Gabriella Fazi, il giovane vigilantes ha ricostruito la dinamica dei fatti avvenuti la notte del 29 maggio a Roma, spesso fornendo descrizioni confuse. "Non ricordo" ha detto spesso il 27 enne nel corso delle tre ore di interrogatorio.
Le accuse: omicidio premeditato e stalking
L'arresto, intanto, è stato convalidato: il gip ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere con l'accusa di omicidio volontario premeditato e stalking. Nessuna dichiarazione dal legale del giovane, che è uscito da una porta posteriore del carcere di Regina Coeli Fabio Criscuolo sottraendosi alle domande di a giornalisti e operatori televisivi che lo attendevano all'uscita del carcere. Il 27enne, difeso dal legale Fabio Criscuolo, è reo confesso.
L'autopsia: tramortita, strangolata e data alle fiamme
Sara Di Pietrantonio è stata tramortita, strangolata e poi data alle fiamme. È quanto ha rivelato l'esame autoptico, ancora in corso, all'Istituto di medicina legale della Sapienza di Roma, sul corpo di Sara. La ragazza è stata trovata carbonizzata in via della Magliana, accanto alla sua auto, nella notte tra sabato e domenica. Le indagini medico-legali dimostrerebbero quindi che la ragazza era già morta quando il suo corpo è stato cosparso di benzina e incendiato. I due ragazzi si erano lasciati da diversi giorni e Sara aveva un nuovo fidanzato. Per sua stessa ammissione, Paduano avrebbe ucciso l'ex fidanzata perché non sopportava che la loro storia fosse finita.