Sara Di Pietrantonio e Vincenzo Paduano: una settimana di silenzi, poi l’omicidio
Sette giorni di silenzio interrotti la scorsa domenica dal terribile omicidio. Non si parlavano da almeno una settimana Sara Di Pietrantonio e il suo ex fidanzato Vicenzo Paduano, accusato di aver bruciato viva la 22enne in via della Magliana, Roma. Lei lo aveva lasciato, ma per un periodo i due avevano continuato a scambiarsi messaggi. Da Vincenzo arrivavano anche minacce, ma Sara aveva deciso di non dirlo a nessuno e solo le sue amiche più strette si erano rese conto della situazione. Ma nulla poteva far presagire quel che sarebbe avvenuto domenica. Tutti gli amici e le amiche della 22enne hanno detto agli investigatori di ritenere che Vincenzo non fosse capace di compiere quel drammatico gesto. "Poteva essere un po' possessivo, ma non fino a questo punto", hanno raccontato gli amici. Una testimonianza diversa arriva da una vicina di casa di Sara che, ai microfoni di Fanpage.it, ha raccontato dei continui litigi fra i due. Avevano sempre discussioni, ha detto, e Vincenzo, spesso, si sarebbe comportato in maniera violenta.
Sara e Vincenzo, così fanno sapere gli inquirenti, si sono rivisti solo nella serata dello scorso sabato, dopo una settimana di silenzio pressoché totale. Nel tardo pomeriggio, Vincenzo è andato a casa della ragazza e in quell'occasione gli ex fidanzati hanno litigato animatamente. Una discussione accesa che però i genitori di lei avevano giudicato normale e non allarmante. Nella notte, però, Vincenzo ha messo in atto il terribile delitto. "E' stato un momento. Ora ho paura", sono state le parole che avrebbe pronunciato oggi il presunto assassino dalla sua cella di carcere. Ieri avrebbe detto: "E' stato un errore, volevo solo spaventarla". Il suo interrogatorio è previsto per domani e già allora, forse, arriverà qualche spiegazione in più sulle motivazioni che hanno spinto il ragazzo ad uccidere la sua ex fidanzata.