Sammy Basso operato a Roma: “Non mollate, c’è speranza per che ha la progeria”
Sammy Basso sta meglio dopo l'operazione al cuore della scorsa settimana e verrà dimesso domani. L'intervento svolto presso l'ospedale San Camillo di Roma, coordinato dall'equipe del cardiochirurgo Francesco Musmeci è stata la prima al mondo nel suo genere. Sammy ha 23 anni ed è affatto da una malattia rara chiamata progeria, che provoca al corpo un invecchiamento precoce. Dal letto del reparto in cui si trova ricoverato, ha lanciato un importante messaggio: "C'è speranza per chi ha la progeria". Il ragazzo ha realizzato un video in cui ha spiegato la complessità e la delicatezza dell'operazione: "Sono un paziente molto complicato per la mia patologia e per la paura che ho degli aghi". A Sammy i medici di Boston hanno diagnosticato un problema al cuore due anni fa, e l'intervento non poteva più essere rimandato: "Per la prima volta sappiamo che quando arrivano le complicanze di questa malattia possiamo provare a risolverle, è un momento di svolta epocale nella storia della progeria" ha detto Sammy. Adesso il ragazzo sta meglio e ha detto di essere "pronto a fare una grande festa e a riprendere tutte le mie attività".
Sammy Basso operato a Roma
È stato un intervento rivoluzionario quello cui si è sottoposto Sammy Basso. L'operazione al cuore, svolta al San Camillo di Roma, è stata la prima al mondo effettuata su un paziente affetto da progeria. Un'operazione non senza rischi, che avrebbe potuto avere molte complicanze: questo perché Sammy ha delle arterie molto piccole dovute al suo fisico minuto: a 23 anni, infatti, ha il fisico di una persona di 80 anni e pesa appena 20 chili. Non a caso l'intervento viene solitamente eseguito su pazienti anziani, che però hanno una struttura differente da quella del ragazzo. Ma Sammy, che secondo i medici avrebbe potuto vivere non più di 13 anni, ha superato anche quest'altra battaglia.
Chi è Sammy Basso, affetto da progeria
Sammy Basso è diventato famoso in tutto il mondo per aver contribuito a sensibilizzare le persone sulla sua malattia rara, molto poco conosciuta. Ha fondato l‘Associazione Italiana Progeria ed è stato protagonista de ‘Il viaggio di Sammy‘, un documentario girato negli Stati Uniti che lo ha visto realizzare il suo più grande sogno: quello di visitare gli USA, viaggiando sulla Route 66 da Chicago a Los Angeles. Nonostante la malattia, non ha mai smesso di vivere pienamente la sua vita: si è laureato con 110 e lode in Scienze Naturali con indirizzo Biologico Molecolare all’Università di Padova, realizzando una tesi proprio sulla progeria.